Papa Giovanni

Il religioso in tv continua a “tirare”. Se è vero – come ha affermato Bruno Vespa a Porta a porta – che lo sceneggiato della Lux Vide su Raiuno ha raggiunto punte di quasi 16 milioni di telespettatori al momento culminante dell’indizione del Concilio. In effetti, la fiction non è affatto male. Presentare il “papa buono” oltre l’agiografia era impresa di per sé ardua, come pure delinearne la complessità della figura e dei risvolti umani e spirituali. Momenti di commozione reale si sono avuti a più riprese nelle due serate, a riprova non solo del carisma giovanneo ma anche della credibilità della fiction, favorita dagli ottimi interpreti: un convincente Massimo Ghini, Roncalli giovane, e un somigliante Ed Asner, Roncalli anziano. Certo, da una fiction non è lecito aspettarsi se non uno sguardo veloce sul personaggio, che quindi è sottoposto a inevitabili semplificazioni e a qualche volo “fantastico” che va oltre la storia reale… Qualche volta in verità si è calcata la mano: la curia romana e le figure dei cardinali Tardini e Ottaviani sfioravano la caricatura, per non parlare di alcuni svarioni in fatto di costumi. Tuttavia, l’operazione nel complesso può considerarsi s o d d i s f a c e n t e : anche perché pare che la tivù nostrana, finalmente, cominci ad accorgersi che la cultura – e la storia lo è – non solo “tira”, ma fa bene. g.s.

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