Pandemia e cambiamento climatico
Quali sono le connessioni tra le due emergenze in atto: sanitaria e climatica? Due consigli di lettura
In un’intervista dell’ASviS-ITALIA alla presidente del WWF-ITALIA, Donatella Bianchi e al climatologo del CNR Antonello Pasini, è stata messa in evidenza la stretta connessione tra l’emergenza climatica e la pandemia in atto. La diffusione dei virus, infatti, ha una strettissima correlazione con la distruzione degli ecosistemi.
Nel consigliarne la visione, vorrei sottolinearne alcuni punti particolarmente importanti.
- Il pensiero cartesiano ci ha portato a considerare la natura come una realtà inerte, ma oggi ci rendiamo conto che non è così. I fisici del clima hanno dimostrato scientificamente con quali dinamiche la natura reagisce.
- Con l’attuale pandemia abbiamo constatato che per vedere gli effetti di un corretto comportamento bisogna aspettare almeno i 14 giorni dell’incubazione. L’anidride carbonica che stiamo accumulando nell’atmosfera vi rimarrà per decenni. Per cui anche in questo caso un cambio degli stili di vita attuato ora si vedrà fra decenni. Sistemi complessi come questi che hanno un’inerzia, vanno trattati in tempo.
- Dietro al consumo di specie protette, come quella che ha provocato l’attuale pandemia, ci sono enormi interessi economici. Bisogna uscire dall’economia del consumismo sfrenato.
- Già altre pandemie sono state ricollegate alla distruzione degli ecosistemi e alla perdita di biodiversità (clicca qui). Dobbiamo dare valore a quello che ci dice la scienza perché non esiste un pianeta B.