Padri separati e figli

«Come gestire un rapporto tra un padre separato e i propri figli adolescenti che, già per la loro età, hanno mille impegni e interessi? Le occasioni per vedersi sono poche, poiché vivono con la madre...». A.B.
Famiglie

Gli adolescenti tendono ad essere molto impegnati nei loro interessi e quasi evitanti nel rapporto coi genitori. La cosa si complica quando non si può vivere al loro fianco in modo continuativo. Bisogna andare a cercare le opportunità di dialogo e condivisione, in tutti i modi che il cuore e la fantasia suggeriscono. Conosco un padre separato che col figlio si è scambiato così tante lettere da farne un libro, a memoria di un dialogo fortemente voluto, come una sfida alla lontananza forzata. In generale, nei rapporti “distanti” vale la regola del rendersi vicini sempre e comunque per non perdere la vicinanza affettiva.

La parabola del “figliol prodigo” non avrebbe il suo immenso significato se non offrisse ai padri di ogni tempo il senso dell’attesa che si fa custodia (nel cuore e nella mente) del figlio che non è vicino. Anche se in adolescenza i figli hanno bisogno di “prendere le distanze”, torneranno con amore se si saranno sentiti amati. Questo significa dare un senso a ciò che fanno di positivo (anche se toglie tempo al rapporto), valorizzarlo perché scelto da loro, incoraggiarli ad essere sé stessi. Soprattutto dopo la separazione dei genitori, hanno bisogno che si mostri loro affetto e stima.

Le auguro di rafforzare le amicizie e i dialoghi che possono aiutarla a sostenere i suoi figli, perché cresca in lei una nuova forza spirituale per questo obiettivo alto e prezioso.

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