Otto medaglie dal karate
Dopo le sei conquistate sabato dagli azzurri (2 ori, 2 argenti e 2 bronzi), domenica ne sono arrivate altre due: l’oro nel kata a squadre femminile e l’argento maschile, sempre nel kata a squadre.
Brillano le donne: nella finale Viviana Bottaro, Sara Battaglia e Michela Pezzetti hanno surclassato la Francia con un eloquente 5-0, a differenza del team maschile che non è riuscito a battere la favoritissima Spagna, pur conquistando un bell’argento con Mattia Busato, Alessandro Iodice e Alfredo Tocco.
Per le azzurre si è trattato di una vera e propria rivincita, dato che nell’edizione precedente si erano dovute accontentare di un amaro bronzo: «Mancavamo in finale da tre anni, l’ultimo oro è stato nel 2013 ed oggi siamo tornate e alla grande. Volevamo questo titolo», sottolineano. A impressionare il pubblico di Kocaeli, in particolare lo spettacolare bunkai (simulazione di combattimento) eseguito dal dream team azzurro, capace di guadagnarsi una vera e propria standing ovation. Solo sei mesi fa, il bronzo ottenuto al Campionato Mondiale di Linz faceva da preludio per le vittorie in ben tre Premier League disputate, prima di guardare tutti dal tetto d’Europa.
Diversi i risultati del team maschile, sconfitto sonoramente per 5-0 dai campioni spagnoli, nonostante un percorso netto e senza intoppi alle eliminatorie, durante il quale gli azzurri si erano imposti sull’ostico trio francese ex campione d’Europa. «Dal mondiale abbiamo cambiato il kata portato in finale e di conseguenza il bunkai: ci siamo allenati bene, ma abbiamo pagato degli errori», sottolinea Busato. Dopo il bronzo mondiale di Linz, arriva dunque un argento che lascia amareggiato soprattutto il capitano Tocco, giunto alla sua ultima edizione prima di ritirarsi: «Sapevamo di poter fare di più, ma abbiamo sbagliato, dovevamo essere più decisivi». Chiudono invece al quinto posto gli azzurri del kumite, che nella finalina per il bronzo cedono ad un’agguerrita Croazia, nonostante una buona partenza.
Oggi gli azzurri saranno ricevuti dal presidente del Coni Giovanni Malagò, alla luce di una rassegna europea da incorniciare: tre ori, tre argenti e due bronzi per il karate italiano, i primi di un quadriennio che porta alle olimpiadi di Tokyo 2020. L’Italia guidata dal d.t. Pierluigi Aschieri, che solo l’anno scorso si ritrovava esclusa dalla top 4, accende così grandi speranze in previsione olimpica sfiorando anche il primo posto nel medagliere: lascia il tetto d’Europa solo alla Turchia organizzatrice, capace di un bottino di 14 medaglie suddivise in 4 ori, 4 argenti e 6 bronzi.