Ottanta scosse fanno tremare Firenze e Siena

Ieri le prime scosse. Oggi edifici pubblici e scuole evacuati e musei civici chiusi. L'epicentro è nella zona del Chianti. Il sindaco Nardella ha riunito l'unità di crisi. La preoccupazione della gente
Musei evacuati a Firenze

Un'ottantina di scosse, generalmente lievi tranne alcune ben percettibili, una dopo l'altra, stanno facendo tremare la provincia fiorentina da ieri pomeriggio: tanta gente in strada, diversi edifici pubblici e sostanzialmente tutte le scuole di Firenze e Siena evacuate, centralini presi d'assalto, anche se al momento non si registrano danni a persone o cose. A Palazzo Vecchio il sindaco Dario Nardella ha riunito alle 13 l'unità di crisi e disposto per sicurezza la chiusura dei musei civici. «Abbiamo fatto alcune verifiche: al momento non risulta alcun danno», ha affermato in proposito la soprintendente ad interim del Polo museale fiorentino, Alessandra Marino.

L'epicentro è stato individuato nella zona del Chianti, tra Firenze e Siena, a circa 9,3 chilometri di profondità, in prossimità dei comuni di Barberino Val d'Elsa, Greve in Chianti, Impruneta, San Casciano e Tavarnelle Val di Pesa: chiuse tutte le scuole e gli uffici in questo raggio territoriale, sono stati evacuati a Firenze anche i palazzi della Regione Toscana in zona Novoli, mentre i vigili del fuoco vengono allertati in continuazione più per timore che per bisogno di soccorso.

Mentre sono in corso verifiche di stabilità sui palazzi di proprietà del Comune e sulle scuole stesse, sul sito dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è possibile riscontrare il proseguire dello sciame sismico: le scosse più evidenti registrate oggi, secondo i dati dall'Ingv, sono state di magnitudo 3.5 alle 1.09, di 3.8 alle 10.39, di 3 alle 11.33 e di 4.1 alle 11.36. Alle 13.09 una nuova scossa avuto magnitudo di 3.2 con epicentro ancora in Chianti, ma più spostato in direzione Greve.

Le scosse sono cominciate nella notte, all'1,09 con una forza di magnitudo 3,5, e state avvertite nel circondario del Chianti. «Impossibile prevederne la durata», spiega il sismologo Alessandro Amato, dell'Ingv. Immancabili, un minuto dopo l’altro, i risvolti e le sensazioni dei fiorentini sulla rete attraverso l’Hashtag #terremoto: “Vi assicuro che gestire 25 ragazzi ‘impanichiti’ essendo tu stessa nel panico non è facile…” twitta il nickname Pandora; “Si balla in Toscana. Niente di grave ad ora, ma si balla” condivide il nickname Hagacure; “Pessima idea stare accanto a una vetrina durante uno sciame sismico: calici di cristallo che ‘suonano’ come uno xilofono…” rivela Tommaso Galli.

Se per il momento dunque non si registra nessun dramma o conseguenza, restano sgomento e paura per l’imprevedibilità del fenomeno sismico, come prova il ripetersi di procedure di evacuazione in città un’ora dopo l’altra.

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