Ospedali da campo contro l’oblio

Il papa spinge a curare le tante ferite aperte nell'umanità. La Siria, la nostra vita politica, le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, gli imprenditori assaliti dal crimine: tanti sono i campi su cui intervenire. Loppianolab può essere una delle medicine?
Turchia. Campo profughi di siriani

L’attualità politica, sociale ed ecclesiale spinge tutti gli uomini di buona volontà a trovare luoghi dove si curino le ferite e si aprano prospettive di guarigione. Papa Francesco, nella sua intervista a La Civiltà Cattolica, avanza così per la Chiesa l’immagine dell’ospedale da campo per indicare che essa non può ergersi a giudice se ci sono da curare ferite d’ogni genere. Prima si cura, poi si vedrà se un giudizio può essere emesso.

Di ospedali da campo ce n’è bisogno un po’ ovunque. Basta scorrere le pagine dei giornali o vedere qualche tg per capire che le emergenze abbondano. Anche se ce ne dimentichiamo appena possibile, come oggi sta accadendo per la Siria: Putin ha trovato la soluzione diplomatica soddisfacente per tutti, ma nel contempo di armi convenzionali si continua a morire a Damasco e dintorni, e così nessuno se ne interessa più, perché la minaccia dei missili di Obama è svanita, o perlomeno rinviata. Drizziamo ancora degli ospedali da campo per la Siria o lasciamo cadere tutto nell’oblio?

Ancora, la politica nostrana continua a peccare di personalismi e di slogan che non portano da nessuna parte, ma che anzi sempre più fanno in modo che la politica sia incapace di rispondere alle esigenze di bene comune. E tutto ciò nel momento in cui la crisi economica fa morti e feriti tra i meno abbienti della Penisola. Ci dimentichiamo di chi non arriva a fine mese, di chi per disperazione investe il poco che ha nell’azzardo, di chi è costretto a cedere ai ricatti della malavita per non chiudere bottega. Anche qui servono ospedali da campo per non cedere all’oblio.

Comincia oggi l’appuntamento annuale del Gruppo Editoriale Città Nuova, del Polo imprenditoriale Lionello Bonfanti dell’Economia di Comunione, dell’Istituto Universitario Sophia e del Centro internazionale di Loppiano. Un laboratorio, giunto alla sua quarta edizione, per trovare vie percorribili verso il bene comune, quest’anno con un accento particolare messo sulla legalità. Un laboratorio che è anche un ospedale da campo per curare ferite e per individuare terapie adeguate. Ma quali sono le medicine usate in questo centro di cura mobile? Sono tutte quelle relazioni che si riescono a creare tra diversi attori della società civile attorno a progetti quali SlotMob, che vuole combattere la piaga dell’azzardo; o quali l’Economia Civile, di cui viene oggi inaugurata una vera e propria scuola; o, ancora, quali le relazioni che gli amici dei Focolari stanno costruendo in tutt’Italia con numerose comunità musulmane… Anche due ministri, Delrio e Giovannini, oggi vengono qui a confermare che forse la strada è quella giusta.

I più letti della settimana

Digiunare per la pace

Ragazzi di strada, maestri di vita

Chi non vuole la tregua a Gaza?

Un sorriso all’Istituto Tumori

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons