Onde da capogiro
Esibizioni acrobatiche sull’oceano Pacifico in memoria di un maestro.
Acrobati dei flutti e dominatori delle maree, i surfisti non temono i muri d’acqua. Anzi li sfidano e li inseguono in tutto il mondo, provando a calcolarne in anticipo altezza, durata, periodicità e livello di rischio. Così ha fatto per tutta la vita Sean Collins, uno dei venticinque surfisti più influenti (e fluenti, è proprio il caso di dirlo!) del secolo che, armato di carte nautiche e rapporti meteo, è riuscito a prevedere moti ondosi che gli hanno decretato una fama leggendaria. La sua tecnica aveva guadagnato al mondo del surf oltre un milione e mezzo di fan, ma era apprezzata e utilizzata da bagnini, guardie costiere e navigatori di tutte le latitudini.
È morto lo scorso dicembre per un infarto e i cavalieri delle onde hanno voluto ricordarlo nella baia di Huntington in California infrangendo onde alte anche dodici metri con esibizioni spettacolari in memoria di un amico e di un maestro. «Pensa a cose semplici e cerca di essere una persona davvero buona. Impara a giudicare il carattere di un uomo e poi circondati di una squadra capace: allora vedrai accadere cose davvero grandi»: questo era il segreto delle sue improvvise fughe davanti all’oceano per capirne i segreti e regalarli, poi, gratuitamente sul suo sito.