Ondata di freddo in Spagna
Con questo titolo ricorderanno tanti il periodo di vacanze che ormai non esiste più e che questo gennaio è arrivato per forza a molte scuole del sudest della Spagna. L’ondata di freddo polare, che prima ha spazzato il centro Europa, si è alleata con la tempesta ancorata sul Mediterraneo favorendo così nevicate, alle volte forti, pure a livello del mare sulla costa mediterranea. In cittadine turistiche come Torrevieja, in provincia di Alicante, non vedevano la neve dal 1926.
La neve accumulata durante i giorni per se porta gioia (insegna il detto popolare: «anno di nevi, anno di merci»). Infatti, tra altre «merci», questa grande quantità d’acqua ora solida riverserà poi nei tanti serbatoi naturali e nelle dighe costruite, assicurando le riserve d’acqua e la produzione di energia elettrica.
Contenti sono anche gli amanti dello sport bianco, con centinaia di piste aperte in diverse stazioni sciistiche. Contenti anche tanti scolari che di colpo si sono trovati con qualche giorno di vacanza perché la neve bloccava i trasporti, o semplicemente perché era pericoloso mettere piede fuori di casa. Mancanza di abitudine.
Il freddo e la neve, pero, stanno provocato grosse difficoltà, sia per mancanza di preparazione all’ondata di freddo sia per imprudenza temeraria. Da mercoledì 19, quando il fronte umido è incominciato ad avanzare verso l’interno della penisola, con altezze dai 500 metri in più, sono iniziati i problemi nelle autostrade e nelle linee ferroviarie.
Centinaia di camion e macchine fermi, treni ad alta velocità bloccati in stazione (1.500 viaggiatori ad Albacete), gente insomma che non può arrivare a destinazione, come quella squadra di calcio di Badajoz (vicino al Portogallo) che, dopo aver percorso 700 km, è dovuta tornare indietro senza giocare la partita programmata.
Giovedì 20 gennaio si è fatto necessario l’intervento di un’unità di emergenza dell’esercito per dare aiuto agli oltre 1.600 veicoli bloccati nell’autostrada A-3, che lega Madrid e Valencia, dei quali tanti hanno dovuto passare la notte sul posto.
L’Agenzia Statale di Meteorologia avverte che le nevicate continueranno fino domenica, ma l’ondata di freddo siberiano calerà. Meno male, perché il consumo di energia, sia di elettricità sia di gas, è arrivato a cime che non si registravano da quattro anni.
E ciò ha fatto salire tanto la bolletta della luce che il Ministero dell’Energia ha dovuto prendere delle misure urgenti per frenare l’aumento dei prezzi.