Omaggio a Rosa Balistreri

Marco Alessi e Salvo Rinaudo sono gli autori del monologo sulla vita della celebre cantante siciliana, portato in scena da Giovanna Criuscolo a Catania
rosa balistreri

Il palermitano Marco Alessi, sceneggiatore in team di grandi successi televisivi come Elisa di Rivombrosa e Le Stagioni del Cuore, è l’autore, insieme a Salvo Rinaudo, di un monologo teatrale sulla vita di una delle più grandi cantanti folk italiana: Rosa Balistreri. Dopo un’anteprima nel giugno scorso a Licata, lo spettacolo dal titolo Notte intera senza sonno debutta a Catania, alla Mondadori Diana, libreria che ritroverà per una sera la sua originale destinazione di teatro. A dar voce e umanità alla cantante licatese è una sorprendente Giovanna Criscuolo che racconterà per musica e voce l’incredibile storia dell’artista siciliana: dalla nascita a Licata, alle condanne scontate in carcere, e poi la fuga a Firenze, l’omicidio della sorella e il suicidio del padre fino all’incontro con l’amore e con quegli artisti che riconoscendone il talento l’hanno finalmente aiutata ad emergere. L’attrice catanese, cresciuta al Teatro Biondo di Palermo e conosciuta per le sua capacità di cabarettista e comica, interpreta qui una Balistreri ironica e volitiva. Un personaggio denso di umanità e di “sicilianitudine” che ci svela i particolari meno conosciuti della vita della cantante e l’attitudine al drammatico della Criscuolo.

 

Alessi, come avete costruito lo spettacolo?

«Questa è una storia forte che si svolge a partire dagli anni ‘30, sullo sfondo di una Sicilia ancora arcaica in luogo drammatico per eccellenza, con all’orizzonte una Licata, la città di Rosa, che appare come punto di riferimento nella dimensione del ricordo. Il centro dello spettacolo che abbiamo costruito parte dalla voglia di raccontare una vicenda avvincente, piena di colpi di scena, che può ricordare da vicino quella di famosi cantanti americani, come Billie Holiday o Janis Joplin, ma che ha caratteristiche tutte italiane».

 

Una storia di affrancamento e di libertà che ha, necessariamente, come punto di forza la musica…

«Sì. Grazie alla forza universale della musica la storia può servire da riferimento anche per le giovani generazioni, perché se Rosa ce l’ha fatta, allora tutti possono conquistarsi le loro possibilità. Non è un caso che molti giovani cantautori di successo, come ad esempio Carmen Consoli, spesso nei loro concerti abbiano inserito canzoni della Balestrieri. Proprio perché si inizia a riconoscere nel repertorio di Rosa una modernità che la collega strettamente all’oggi».

 

Che sonorità e canzoni ascolteremo?

«La storia è scandita e accompagnata da arrangiamenti che svelano la complessità e la notevole cifra artistica della musica della Balistreri. Riferimenti al jazz, al pop, al rock attraversano il repertorio di Rosa: dalla ninna nanna della Siminzina, a quel Terra che non senti, il brano escluso in extremis dal Sanremo del 1973 perché giudicato edito, passando per Mi Votu e mi rivotu, la canzone siciliana più famosa del mondo, di cui Rosa è stata irripetibile interprete».

 

Notte intera senza sonno – Vita di Rosa Balistreri”, di Marco Alessi e Salvo Rinaudo con Giovanna Criscuolo. Catania, Libreria Mondadori Diana (via Umberto 13), 28 dicembre.

 

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