Oltre le nubi c’è sempre il sereno

Salvatore Furia,meteorologo, astronomo, naturalista e poeta, conclude i suoi interventi in radio invitando a "pensieri positivi".
salavtore furia

Salvatore Furia, 86 anni nel prossimo novembre, tutti i giorni trasmette in Rai e su altre radio il meteo della Lombardia, finendo sempre con una frase positiva; ad esempio, se il tempo non sarà bello, conclude: «Pensieri positivi nonostante il meteo». «Le persone – dice – desiderano la positività e gradiscono le parole che uso, anche se di sapore antico. Ciò che importa è rendere comprensibile la meteorologia e le sue leggi.

 

«Questo è un servizio pubblico: le persone mi telefonano per sapere se è prevista pioggia quando ad esempio devono fare le gettate di cemento o riparare i tetti, e io dico in trasmissione se ci sono due o tre giorni liberi per tali lavori». Ma tutto ciò gli costa parecchio tempo: prima parla delle cause, poi fa le previsioni per tre giorni e dà le tendenze per altri due. Lavora a preparare il meteo dalle 18 alle 22, rifacendo più volte il testo, finché arrivano tutti i modelli matematici dagli Stati Uniti. Chiama il suo bollettino “meteo-umanistico”. Chi lo ascolta inizia la giornata rincuorato da frasi poetiche o da promesse di tempi migliori. C’è chi raccoglie le sue frasi per pubblicarle.

 

Salvatore Furia è soprattutto astronomo e naturalista. Siciliano, arriva a Varese il 1 ottobre 1940, il 3 ottobre sale con una vecchia e pesante bicicletta da donna sulla cima della montagna che sovrasta il Sacro Monte, dove dal 1902 esiste un Grand Hotel. Lì incontra il proprietario Giulio Moneta, di cui diventerà amico. «La montagna aveva un mantello di boschi di un verde scuro, con piccole chiazze gialle, verdine e arancioni. L’autunno si arricchiva di policromi colori e molta, molta nostalgia. Il luogo dove giunsi si apriva su uno scenario mozzafiato, la catena alpina, la pianura padana, i paesi e le città non ancora conosciute, e la grande Milano, le valli e i laghi. Tutt’intorno un silenzio altissimo, non un alito di vento e cime di abeti immobili». Dopo un periodo di deportazione in Germania nel ’45, rientrato, si recò subito a Punta Paradiso, dove trovò collocata su un abete una madonnina, un ex voto di un altro deportato in Germania. «La mia idea era ed è quella di voler costituire un ideale ponte di comprensione tra la gente e la scienza per far comprendere meglio la preziosità e l’unicità delle meraviglie della natura, per poterla quindi amare e difendere dall’ignoranza e dalla speculazione e, infine, per poterne garantire la conservazione alle future generazioni».

 

Ormai aveva deciso: lì sarebbe sorto un osservatorio astronomico. «Dopo 50 anni il sogno è diventato realtà grazie a diversi impulsi di generosità. La Provvidenza mi mandava persone che credevano nei miei progetti, accettando la mia impostazione ideale». Sulla cima del monte ora sorge la Cittadella di scienze della natura di Campo dei Fiori, con tre cupole astronomiche, il Centro studi botanici ed annessa serra fredda, il giardino botanico per la biodiversità e l’osservatorio meteorologico e sismologico. Il terreno gli fu donato da Sofia Zambeletti, alla quale fece la promessa di una riserva sulla montagna per la conservazione di tante specie: ora il Centro studi botanici e la serra con semi di montagna trapiantati, permettono di arricchire le specie delle Alpi calcaree lombarde. Ad esempio, i narcisi erano spariti, ora ce ne sono a migliaia.

 

L’utile realizzato, secondo gli accordi presi a suo tempo con i sindaci di Varese succedutisi nel tempo, è stato ceduto al Comune, ma la gestione resta della Società astronomica Schiaparelli, da lui fondata. «Più di 5000 ragazzi sono passati dalla Cittadella: me li ricordo tutti, vengono sempre a trovarmi. Quando sorsero gli impianti erano gli anni della gioventù bruciata e noi davamo ai giovani un’alternativa valida, che li coinvolgeva pienamente».

 

Ci congediamo con un’ultima notizia a cui tiene molto: «Il nostro osservatorio sismico permette di rilevare i fenomeni naturali con una velocità incredibile. Ad esempio abbiamo rilevato il recente terremoto del Cile alle 7,48 ora italiana, con una precisione notevole». Auguri Professore, continui a dare fiducia alla gente.

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