Oclocrazia borghese
Polibio legava il concetto di democrazia, caratterizzato dal criterio della maggioranza, ad alcuni valori fondanti, senza i quali la democrazia degenererebbe in oclocrazia, o potere della folla. Nelle democrazie moderne si opera proprio tale separazione, e la pratica del criterio di maggioranza si riduce a puro funzionalismo; inoltre, gli uomini sono portati a credere che le funzioni contengano i valori, che cioè la maggioranza possa stabilire ciò che è bene o male. Ma se i valori sono dati, la società perde il senso dell'itinerarium, la storia finisce: è la situazione del mondo borghese denunciata da Pasolini, un mondo nel quale il principio di uguaglianza provoca de-umanizzazione. A tale uguaglianza si può positivamente contrapporre la parità, che consente una pluralità intesa come la convivenza di visioni religiose e morali che sole possono, col loro apporto di valori vissuti, alimentare la democrazia.