Oblio e nostalgia del silenzio. Verso un’ermeneutica del silenzio
L'articolo descrive, partendo da un approccio semiologico, la situazione del silenzio, questo «dimenticato» dalla società dei rumori, nel tentativo di determinarne lo status. Si avanza l'ipotesi che la dimensione dell'oblio «fisico» del silenzio rimandi a un più profondo oblio all'interno della stessa soggettività umana nell'ambito «metafisico», nella dimensione piu interiore e universale dell'uomo, con una conseguente disumanizzazione dell'uomo. TI recupero della costitutiva dimensione del silenzio, secondo Cicchese, si pone come ineludibile necessità, avvertita oggi, soprattutto in ambito cristiano, da tutti coloro che ne affrontano la tematica, dando corpo a una vera e propria «nostalgia» del silenzio. Alla luce di tale esigenza viene avviata una riflessione per una ermeneutica del silenzio.