Obiettivo trenta medaglie
Quante volte sentiremo suonare l’inno di Mameli durante le prossime Olimpiadi? Quante volte gli azzurri riusciranno a salire sul podio? Partiamo da un dato certo. Dopo l’edizione di Barcellona del 1992, in cui i nostri rappresentanti non andarono oltre le 19 medaglie complessive ed il dodicesimo posto nel medagliere finale, il tricolore ai Giochi si è sempre ben comportato. Ad Atlanta, nel 1996, arrivammo addirittura sesti, con un bottino di ben 35 medaglie (di cui 13 d’oro), solo una in meno del nostro record assoluto a cinque cerchi (36 piazzamenti sul podio ottenuti nell’edizione di Los Angeles del 1932 ed in quella di Roma del 1960). Da lì in avanti abbiamo poi sempre confermato un piazzamento tra le prime dieci potenze dello sport mondiale: settimi a Sydney 2000 (con 34 medaglie vinte), ottavi ad Atene 2004 (32 podi), noni a Pechino 2008 (dove scendemmo però a 27 medaglie).
Previsioni favorevoli e squadra multietnica – Come andrà questa volta a Londra? Gli “exit-poll” ci vedono messi davvero bene. Per l’HeraldSun, noto quotidiano australiano, e per USA Today, uno dei giornali più diffusi negli Stati Uniti, alla fine dovremmo vincere 33 medaglie. Questa previsione, peraltro, è in linea con quanto prevede anche il nostro Comitato Olimpico che, sulla base dei risultati degli ultimi campionati del mondo di ciascuna disciplina, ha stilato una tabella che ci attribuisce 32 podi ed il nono posto nel medagliere finale. Sports Illustrated, infine, la rivista statunitense che è diventata nel tempo un punto di riferimento mondiale in tema di previsioni olimpiche, è solo leggermente più cauta (31 medaglie di cui 8 del metallo più pregiato), ma comunque non lesina ottimismo sulle nostre possibilità.
Se ancora non sappiamo con certezza il numero esatto di medaglie che porteremo a casa in questa trentesima edizione delle Olimpiadi moderne, sappiamo invece per certo che a questi Giochi saranno presenti 290 azzurri (con una folta rappresentanza femminile, circa il 45 per cento), un numero inferiore a quello delle ultime quattro edizioni, quando la nostra squadra era formata da circa 350 unità. E se a Londra l’Italia sarà presente in solo due sport di squadra (pallavolo e pallanuoto nella doppia versione al maschile e al femminile), facendo registrare un netto passo indietro rispetto alle passate edizioni (c’è grande delusione soprattutto per l’assenza delle rappresentative maschili di calcio e di pallacanestro), si registra invece una significativa crescita del numero degli atleti naturalizzati. Saranno ventiquattro in tutto gli sportivi originari di altri Paesi che difenderanno i nostri colori (l’8,2 per cento dell’intera rappresentativa italiana), nella maggioranza dei casi ragazzi e ragazze che sono comunque cresciuti nel nostro Paese sin da bambini.