Nuovo impegno per disoccupati e precari
Nei trent’anni dell'Enciclica "Laborem Exercens", a Milano organizzata per stasera una veglia per riflettere sulla necessità di una nuova civilizzazione dell'economia
«Il periodo che stiamo attraversando manifesta elementi di viva inquietudine che ci interrogano e ci chiamano ad assumere più precise responsabilità. In particolare – spiegano Giambattista Armelloni (Acli Lombardia), Gianluigi Petteni (Cisl Lombardia) e Noè Ghidoni (Mcl Lombardia) – la crisi economica ed i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro da un lato producono, anche nella nostra ricca Lombardia, una drammatica disoccupazione giovanile e precarietà, dall’altro fanno emergere la possibilità di nuovi protagonismi dei lavoratori e di modelli organizzativi più rispondenti al disegno di “civilizzazione dell’economia” indicato da papa Benedetto nell’Enciclica Caritas in Veritate».
Lavoro, disoccupazione, emergenze sociali: sono temi sempre più sentiti nel territorio lombardo. Un’esigenza alla quale, la Chiesa e i movimenti e le comunità ecclesiali, vogliono rispondere con un impegno maggiore a favore di chi è in difficoltà.
«Chi, come i sottoscritti – spiegano infatti Armelloni, Petteni e Ghidoni – sente viva la responsabilità di portare i contenuti della Dottrina sociale della Chiesa nel mondo del lavoro lombardo, si sente ora chiamato a un di più di impegno, affinché non abbiano a prevalere nel contesto pubblico, ed in particolare tra i giovani, lo sconforto e la rassegnazione e non si manifesti una generica contestazione, senza contenuti e proposte praticabili di cambiamento. È il tempo della responsabilità, per le famiglie e per le organizzazioni, che possono accompagnare i giovani, anche in questo difficile frangente, ad assumere atteggiamento positivo nei confronti del futuro».
Questo nuovo impegno è il senso che si vuole dare alla veglia-incontro organizzata per stasera a Milano in occasione del trentennale della promulgazione dell’Enciclica Laborem exercens, pietra miliare della dottrina sociale della Chiesa. Una celebrazione che sarà presieduta da monsignor Marco Ferrari, vescovo ausiliare di Milano e delegato della Conferenza episcopale lombarda per le questioni sociali e il lavoro. La veglia, aperta a tutte le espressioni dell’associazionismo, alle realtà parrocchiali e ai singoli cittadini, intende essere autentico momento di preghiera e riflessione, rivolto in particolare ai giovani.
«Anche le nostre comunità ecclesiali devono sentirsi parte di questa sfida e tocca a noi, insieme a tutti gli amici dei diversi movimenti, associazioni e aggregazioni del mondo laicale che vorranno far loro questo progetto, indicare una strada percorribile – continuano Armelloni, Petteni e Ghidoni –. In questa prospettiva riteniamo di dover innanzitutto affidare il nostro impegno al Signore, chiedendo aiuto nella preghiera e mostrando, attraverso di essa, la nostra disponibilità a un vero cambiamento. In particolare vorremmo cogliere la bellissima occasione della beatificazione di papa Giovanni Paolo II, lavoratore e amico dei giovani, per affidare a lui i nostri sforzi ed i nostri tentativi».