Nuova Umanità: ci saranno parole nuove

Nuova Umanità ha fatto fin dall’inizio una precisa scelta di campo: contribuire a una cultura dell’unità, una cultura che si nutre dell’idea che la famiglia umana è una sola. Da questa prospettiva, il nostro mondo continua ad avere bisogno della diversità, che non è solo lacerazione, si può vivere anche come ricchezza. Con lo strumento delle parole, argomenteremo, faremo ampie analisi, approfondiremo le ragioni per le quali crediamo nella cultura dell’unità.
In questa cultura, c’è una parola d’ordine che nutre la nostra voglia di programmare i temi per scavare nei tempi che vengono: «Solo insieme ci salveremo». Molti l’avranno scritto, fa parte anche di una riflessione di papa Francesco durante un colloquio con credenti e persone di convinzioni non religiose. Solo insieme… Come tradurre quel concetto, oggi, dopo Ucraina, Gaza, Myanmar? La giovane ebrea olandese Etty Hillesum, nel 1943 a Westerbork (Olanda) prima di partire per Auschwitz scrisse: «Come posso aiutare Dio in questa tragedia?». In lei la disperazione non aveva l’ultima parola.
Nuova Umanità, rivista culturale e laica, si impegnerà su questi temi seguendo con attenzione gli sviluppi dei vari “dialoghi”, e interessandosi della terra senza escludere il cielo. Perché, come disse Tonino Bello, il coraggioso vescovo già presidente di Pax Christi Italia (ⴕ 1993): «Non possiamo limitarci a sperare, dobbiamo organizzare la speranza».
Papa Francesco per l’Anno giubilare ci lancia tre modi per organizzare la speranza: la cancellazione del debito e «lo sviluppo di una nuova architettura finanziaria, che porti alla creazione di una Carta finanziaria globale, fondata sulla solidarietà e sull’armonia tra i popoli». (GMP 2025, n. 11); l’abolizione della pena di morte in tutte le nazioni; l’istituzione di un Fondo globale con una «percentuale fissa del denaro impiegato negli armamenti» che «elimini definitivamente la fame e faciliti nei Paesi più poveri attività educative e volte a promuovere lo sviluppo sostenibile, contrastando il cambiamento climatico».
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