Un murales grande 300 metri quadrati ha attirato l’attenzione dei media di tutto il mondo. Siamo a Nuova Delhi, che dal 2018 ha ricevuto il titolo di città più inquinata del mondo dopo i picchi di PM 2,5 che hanno messo in seria difficoltà la sanità pubblica e in pericolo i cittadini. Per cercare di sensibilizzare la popolazione mondiale e locale, ma anche tornare a mettere luce su uno dei maggiori problemi che riguarda tutto il pianeta, l’artista italiano Andreco ha deciso di realizzare un’opera d’arte per dire stop ai cambiamenti climatici e lo ha fatto con un inchiostro realizzato proprio con lo smog.
Il dipinto si trova a Lodhi Art District, uno spazio pubblico dedicato alle opere d’arte e raffigura la transizione dei fumi tossici e dei gas serra provocati dal traffico, dai roghi dei rifiuti e principalmente dalle emissioni industriali verso un ambiente sano e pulito. Oltre all’aria, in pericolo sono anche le risorse idriche della città, i fiumi Yamuna e Gange, sacri alla cultura indiana, sono anche tra i più inquinati della terra. A collegare questi due ambienti c’è un albero vero, che spicca al centro del murales. Accanto alle figure, Andreco inserisce grafici, formule chimiche e dati raccolti dai centri di ricerca, affrontando il problema del cambiamento climatico da un doppio punto di vista: artistico e scientifico. C’è così l’impatto visivo, prepotentemente il murales risalta agli occhi di chi passa con le immagini simboliche, e ci sono le formule chimiche e i dati scientifici che denunciano l’importanza di un cambiamento a salvaguardia del nostro pianeta.
Il murales fa parte di un più ampio progetto chiamato “Climate Art Project”, iniziato a Parigi nel 2015 durante la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, con l’obiettivo di creare un legame tra arte e scienza. Andreco, ingegnere ambientale specializzato sulle tecnologie verdi per la sostenibilità urbana, traduce infatti i dati pubblicati dalle ricerche scientifiche sulle cause e gli effetti dei cambiamenti climatici in vere e proprie opere d’arte: da dipinti a installazioni che invadono lo spazio urbano e fanno da promemoria a tutti i cittadini. Un progetto itinerante, in ogni luogo l’artista si sofferma su una problematica: a Bologna, seconda tappa, l’artista si è concentrato sulle emissioni delle automobili, a Bari il tema era l’accelerazione della desertificazione causata dall’aumento delle temperature, a Venezia invece l’innalzamento del livello del mare.