Nuova collana Passaparola. Storie in famiglia
Tanti anni fa ci si ritrovava attorno a un fuoco. La sera. A raccontare storie, dopo una giornata di lavoro. Storie serie e storie allegre. I fatti del giorno per riviverli, comprenderli, assimilarli, interiorizzarli. Non c’erano commenti, giudizi, assiomi. Era solo ciò che era successo. Non era un modo per informare, ma per condividere le emozioni, osservare le reazioni, creare intimità. Raccontare è sempre, anche oggi, un modo di conoscere che attraversa in modo trasversale tutti i media.
E’ con questo spirito che Città Nuova ha rinnovato la collana Passaparola. Ne parliamo con il curatore, Aurelio Molè.
Qual è la novità della collana?
Aurelio Molè: La serie ha un format originale. Tutti i libri raccontano storie vere, storie ispirate a fatti realmente accaduti, con libertà, però, di licenza poetica, di inventare, di romanzare, senza stravolgere la verità della storia. Saranno libri diversi, come diversi sono gli autori che scrivono, per sensibilità, cultura, competenze. Il nostro sogno è che siano storie lette in famiglia, che riscaldino i cuori, che passino di mano in mano, costituiscano una rete di relazioni, di commenti, di opinioni: creino famiglia per riscoprirne la bellezza.
Ogni storia evidenzia una tematica. A conclusione un saggio di un esperto indaga sulla problematica per nutrire anche la mente, fornendoci utili consigli, indicazioni e strategie per affrontare difficoltà comuni ad ogni famiglia.
Quale il primo libro in uscita?
Aurelio Molè: Si tratta di Fame d’amore, la mia anoressia – in uscita questi giorni – nel quale Chiara Andreola racconta con coraggio e verità la sua storia, ci porta oltre i luoghi comuni su anoressia e bulimia, conducendoci in un viaggio lungo un filo rosso che va dalla sua passione – paradossalmente – per l’enogastronomia, ai suoi viaggi nel mondo per studio e lavoro, alla storia d’amore con quello che oggi è suo marito, suo compagno fedele che ha saputo attenderla, capirla e accompagnarla. Segue il saggio Quando l’attenzione al cibo diventa malattia della dottoressa Silvia Della Casa.
Quali titoli seguiranno?
Aurelio Molè: Si parla, poi, di amore nel libro Dieci giorni di Fernando Muraca, di professione regista. La storia di Carlo e Anna è la storia di un amore tradito, finito, che come tanti che ha in sé la radice per poter rifiorire. A seguire, in preparazione, Se tu ci sei: la storia di una relazione tra padre e figlio e il viaggio, di andata e ritorno, nella spirale della droga a firma di Luca Gentile. Quindi, il problema della cura degli anziani in famiglia di Michelangelo Bartolo e il viaggio di una adolescente per superare la linea d’ombra verso la maturità di Tamara Pastorelli.