Nuoto, Mondiali Budapest, pioggia di medaglie per gli azzurri

Record di medaglie per la spedizione italiana ai mondiali di nuoto a Budapest. Memorabile è l'impresa di Gregorio Paltrinieri che, non partendo tra i favoriti, ha dominato i 1.500 stile libero, con tempi da record mondiale.
(AP Photo/Petr David Josek)

Una colata di medaglie quella rimediata dall’Italia del nuoto, che ai Mondiali di Budapest 2022 centra un bottino da record storico. La rassegna ungherese resterà negli annali dello sport del Belpaese infatti per un concentrato di titoli iridati mai messo insieme prima in una manifestazione di tale calibro. Ben nove, di cui cinque ori, due argenti e altrettanti bronzi, le medaglie portate a casa dalla spedizione azzurra, con un simbolo e trascinatore su tutti: il suo capitano Gregorio Paltrinieri.

Gregorio Paltrinieri (AP Photo/Petr David Josek)

Paltrinieri, capitano d’oro
Il fuoriclasse emiliano ha dominato la gara dei 1500 riprendendosi quella prima postazione finale che era stata sua nel 2015 e 2017, firmando anche il record europeo. Una vera e propria ispirazione per tanti giovani campioni riusciti a imitarlo come Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Benedetta Pilato, Simona Quadarella. Capitan Paltrinieri, dopo la delusione negli 800, è sceso in vasca carico a molla, con una determinazione palpabile dalle prime bracciate che gli ha fatto segnare il nuovo record continentale in 14’32″80. “Questo è un sogno – ha commentato a caldo a fine gara -. Mi dicevano che ero quotato a 26 e ho pensato: ma come si permettono! So di poter gareggiare così, sapevo di valere questi tempi e l’ho dimostrato”. Un Mondiale finito, perché ora comincerà a dare l’assalto al podio in acque libere, ma memorabile.

Gli azzurri “terribili”
“Capitan Greg” è sembrato dare il ‘la’ agli altri ragazzi: Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi. Per loro, nella staffetta 4×100 mista un oro che da solo vale l’intero mondiale per valore di squadra espresso e rilevanza. Questo gruppo, già bronzo alle Olimpiadi, ha consacrato così tutto il proprio valore: per la cronaca, i campioni del mondo Ceccon e Martinenghi hanno aperto dorso e rana in 51″93 e 57″47; Burdisso ha nuotato secondo stile delfino in 50″63 e quindi dato il cambio a Miressi con 4 decimi di vantaggio su Ryan Held. Lo sprinter azzurro ha guadagnato la fine in 47″48 e chiuso insieme ai compagni perciò in totale col record europeo di 3’27″51, battendo gli Usa e, tanto per cambiare da un anno a questa parte, la Gran Bretagna. Per l’Italia è la prima medaglia d’oro nella staffetta a un campionato mondiale ed anche in questo caso è stato battuto il precedente record europeo. Per la verità, già in precedenza c’era stato un podio e ritorno con Ceccon: nei 50 dorso aveva chiuso quarto ma era salito sul terzo gradino del podio per la squalifica dello statunitense Justin Ress, poi però riabilitato dalla giuria con conseguente retrocessione dell’azzurro.

Benedetta Pilato (AP Photo/Petr David Josek)

La Benedetta d’oro e d’argento
Prima in rimonta una splendida medaglia d’oro nei 100 rana femminili, poi un argento seppure con rimpianto conquistato nei 50 rana dalla prodigiosa Benedetta Pilato. L’attesa azzurrina si è laureata prima campionessa dei 100 con il tempo di 1:05.93, dopo avere tenuto a bada una delle favorite della vigilia, la tedesca Anna Elendt (argento), poi, data per favorita, è stata beffata sui 50 dalla lituana Ruta Meylutite (terza nei 100), nota vincitrice di qualsiasi titolo dieci anni fa e bronzo nei 100. “Di meno non potevo fare. Lo avevo capito in questi giorni – ha dichiarato la 17enne dopo la gara -. Ho sbagliato anche la partenza e ho sentito la tensione. Aver realizzato il record del mondo nella primavera del 2021 ha aumentato la pressione. Avevo puntato tutto su questa gara. Il 100 è stato una sorpresa. Sono comunque contenta per la medaglia”. In quella che era l’ultima gara della manifestazione, Pilato ha peraltro partecipato alla staffetta 4×100 mista donne, ma la nostra Italia è rimasta ben lontana dal podio. Forse l’unica vera delusione per il primo Mondiale senza Federica Pellegrini, comunque andato ben oltre le aspettative.

Bis dorato per Ruggiero e Minisini
Indimenticabile l’oro nel duo misto libero di Lucrezia Ruggiero e Giorgio Minisini, che hanno trionfato davanti a Giappone e Cina in una coreografia costruita sul brano “Beggin” dei Maneskin.

Per loro, la seconda vittoria a Budapest dopo il titolo nell’esercizio tecnico arrivato il 20 giugno: compagni di club nell’Aurelia Nuoto e nelle Fiamme Oro, hanno bissato rappresentando un’Italia che su quelle note voleva trasmettere futuro e innovazione, con il punteggio di 90.9667.

“Giornata incredibile per il nuoto italiano! – ha commentato entusiasta via twitter la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali -. Mai vinto così tanto ad un mondiale! Immenso Greg Paltrinieri, oro e record europeo. Hai ragione, mai darsi per vinto, nemmeno quando ti danno 26 a 1!”.

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