Numerouno, en papier
Viaggio alla scoperta dell'uso odierno di un antichissimo materiale: la carta. La mostra sarà aperta fino al 31 maggio 2011
Si chiama "Numerouno, En papier", la mostra proposta da Circoloquadro a Milano, interamente dedicata ai lavori su carta.
Da sempre supporto tradizionale, la carta qui si trasforma, muta, si trasfigura e diventa "il" mezzo espressivo.
Si piega infatti alle esigenze, ai desideri, alle urgenze degli artisti diventando puro strumento di espressione e comunicazione.
"Numerouno, En papier" è un piccolo viaggio alla scoperta dell’uso odierno di questo antichissimo materiale. Si scopre allora non solo la presenza di tecniche diverse per ognuno degli artisti in mostra, ma anche di "carte" insolite e disparate.
"Numerouno, En papier" è un piccolo viaggio alla scoperta dell’uso odierno di questo antichissimo materiale. Si scopre allora non solo la presenza di tecniche diverse per ognuno degli artisti in mostra, ma anche di "carte" insolite e disparate.
Si trova così Giulia Berra che utilizza carta di riso giapponese, su cui disegna e, letteralmente, ricama con fili di seta. C’è poi Massimo Dalla Pola che stampa a inchiostro strutture vegetali ingigantite e indagate fino all’essenza da una scansione a contatto.
Dalle mani di Ilaria Del Monte, la carta prende vita e si anima di figure in bilico tra sogno e realtà, tra ragione e inconscio.
Dalle mani di Ilaria Del Monte, la carta prende vita e si anima di figure in bilico tra sogno e realtà, tra ragione e inconscio.
Si apre e ci viene incontro la carta che Riccardo Gusmaroli taglia, piega e manipola quasi alla ricerca di un contatto fisico con l’osservatore.
Tra ordinario e straordinario sono le pagine di "Life", di quasi cinquanta anni fa, che Barbara Nahmad utilizza per i suoi ritratti, ancorati fortemente alla storia quotidiana e da cui emerge la forza della loro storia personale che diventa universale. Graffi, inchiostro e olio su carta fotografica. Quadreria Romantico Seriale ci restituisce la mistica frammentata della nostra esistenza. Eduardo Ruiz Relero sceglie la tecnica dell’acquaforte, condotta con sapienza e gusto d’altri tempi, ma che si piega a una descrizione amara e ironica della società attuale.
Con la stessa maestria Marina Scognamiglio riflette sulla dimensione urbana nella quale siamo immersi attraverso l’uso della xilografia: anche qui la carta è quella del giornale in un gioco colto e pop allo stesso tempo. Nei mesi di
aprile e maggio, durante l’apertura della mostra, verranno organizzati due incontri con Marina Scognamiglio, che spiegherà e illustrerà alcune delle tecniche utilizzate dagli artisti in mostra.
aprile e maggio, durante l’apertura della mostra, verranno organizzati due incontri con Marina Scognamiglio, che spiegherà e illustrerà alcune delle tecniche utilizzate dagli artisti in mostra.