Nozze d’argento
Quest’anno ricorre il nostro venticinquesimo di matrimonio ma, tra aspettative professionali deluse, i primi acciacchi di salute e l’incertezza per il futuro dei figli, non abbiamo molta voglia di solennizzarlo. I parenti invece si aspettano già una festa. Non vi sembra un’usanza fuori moda?. Gianna e Massimo – Napoli Prima di tutto, tanti auguri! Ogni anniversario è un’occasione per un flashback di ricordi, sensazioni, progetti di quel momento speciale che è il giorno del matrimonio, coronamento di un periodo, magari lungo, di fidanzamento. Tuttavia, il compimento del quarto di secolo attraversato mano nella mano fa un certo effetto: in questi tempi di incertezza e fragilità dell’istituto familiare è già un buon risultato e la richiesta dei vostri parenti mi sembra un segno di stima per la vostra famiglia. Le immagini di coppia che vengono sbandierate oscillano tra il gaudente e il disperato: da una parte la fede ideologica nell’equilibrio di due egoismi, dall’altra quella nichilista nell’inevitabile crollo di ogni illusoria armonia. A me sembra che la realtà sia piuttosto la vostra: un gioco di luci e ombre, un alternarsi di albe e tramonti, un succedersi di stagioni di frutti e di attesa. La vita della famiglia nasce da una scintilla, che illumina l’uno agli occhi dell’altra e si fonda sull’impegno dei due ad essere futuro e felicità l’uno per l’altra e, insieme, per altri. Poi questo progetto deve dipanarsi, giorno per giorno, nelle varie circostanze, non nonostante, ma proprio attraverso i vari passaggi, a volte impervi, del nostro sentiero. Se in questi anni avete continuato a guardarvi negli occhi, a parlarvi, magari sottovoce, delle vostre ansie e delle vostre speranze, se avete cercato insieme il bene dei vostri figli, pur con le inevitabili imperfezioni di tutti i genitori, se avete svolto il vostro lavoro con onestà e senso di responsabilità verso il bene comune e avete potuto impegnarvi in azioni concrete di solidarietà o di servizio alla chiesa, allora avete certamente da festeggiare questa casa costruita sulla roccia dell’amore. So di coppie che, senza scadere nel cattivo gusto del consumismo, hanno approfittato di questa ricorrenza per rinnovare il dono reciproco, ricco di nuove sfumature, per realizzare un gesto di condivisione, per riprendere contatti con persone un po’ perse di vista, così da offrire a tanti la loro amicizia. Chissà che bella festa potete fare, per dare a parenti e amici nuova fiducia nella forza del sì di due sposi!