Note di Natale

Dalla Sardegna arrivano a Roma i canti sacri di Elena Ledda.
elena ledda

Elena Ledda, cantante e ricercatrice sarda apprezzata in tutto il mondo come portavoce della ricca e originale tradizione musicale e linguistica della sua terra d’origine, dopo l’anteprima dal vivo all’European Jazz Expo del suo ultimo progetto discografico Elena Ledda – Cantendi a Deus prodotto da S’ardmusic e Jazz in Sardegna, sbarca a Roma martedi 15 dicembre. Debutta così con questo lavoro sul territorio nazionale, nella Basilica di San Lorenzo in Lucina (ore 21,00 ingresso gratuito). Un appuntamento realizzato in collaborazione con Elenaleddavox e Jazz in Sardegna, inserito nell’ambito della rassegna I Suoni dell’Avvento.

 

Dedicato interamente al canto sacro, Cantendi a Deus propone un lavoro intenso, emozionante, spirituale, che vede la splendida voce di Elena accompagnata dal suo quintetto:Simonetta Soro, voce; Mauro Palmas alle mandole; Marcello Peghin, chitarre e Silvano Lobina al basso.

 

Animata da una grande passione, un amore profondo e una lunga ricerca nei canti sacri della tradizione, Elena Ledda nel suo Cantendi a Deus ci conduce in un viaggio nei diciotto brani originali cantati dalla sua voce intensa, recuperati e rivisti nel rispetto della tradizione sotto la spinta propulsiva della contemporaneità.

 

In scaletta canti densi di pathos come S’incominzu,ispirato ai quattrocenteschi Canto della Sibilla e Ave Maria di derivazione catalana; oppure Orus a su sperevundu e Mamma nosta, di provenienza gregoriana. Elena attinge dai canti del mese mariano, della festa del patrono, della tradizione natalizia come Gocius de su nascimentu e Celesti Tesoru, e dalla vastissima varietà dei Rosari ancora presenti in tutte le comunità dell’isola. Repertorio che spazia anche alle composizioni del XVII secolo ispirate al modulo della poesia estemporanea campidanese, su testo del poeta Chicheddu Deplano noto come Olata (Quartucciu 1763).

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