Il Nord Ovest alle prese col maltempo
Il maltempo affligge il Nord-Ovest. Le piogge di venerdì 2 ottobre hanno causato allagamenti, alluvioni e frane. Il maltempo ha interessato in particolare il Piemonte e la Liguria e in misura minore la Valle d’Aosta. Le vittime sono in tutto otto. I presidenti della regione Piemonte Alberto Cirio e della Liguria Giovani Toti hanno chiesto lo stato d’emergenza.
Il maltempo
Il Piemonte ha subito forti precipitazioni su gran parte del territorio. Si sono registrate punte di 630 millimetri a Sambughetto (Verbania), 610 millimetri a Piedicavallo (Biella) e 580 millimetri a Limone Piemonte (Cuneo) nell’arco di 24 ore. L’intensità della pioggia ha fatto gonfiare i fumi, che sono esondati, provocando frane, colate di fango, facendo crollare ponti e invadendo i centri abitati. In tutto sono 108 i comuni colpiti. Numerose utenze sono rimaste senza corrente elettrica. “La situazione è molto grave. Una precipitazione così imponente in un arco di tempo così limitato non si registrava dal 1945. ”, ha detto Cirio a La Stampa.
In Liguria è stato colpito in particolare il ponente. La situazione più critica è a Ventimiglia, dove è esondato il fiume Roya, ma sono stati coinvolti altri piccoli centri dell’imperiese. Tredici persone sono state fatte evacuare in queste zone e cinque sono risultati i comuni isolati. Al momento Triora è l’unico comune ancora isolato, a causa di una frana. Nelle prossime ore dovrebbe intervenire l’esercito per costruire una strada d’emergenza. Ad Airole in sole 24 ore è stato reso di nuovamente transitabile per i mezzi di soccorso il tratto danneggiato della statale. Anche in provincia di Genova si sono registrati dei danni, in particolare a Casarza Ligure e a Sestri Levante. “Nulla di paragonabile rispetto alla situazione del ponente – ha detto l’assessore all’ambiente Giacomo Raul Giamapedrone ai microfoni di Genova24 – ma anche lì abbiamo detto a tutti i sindaci che la priorità sarà ristorare al 100% le somme urgenze, poi valuteremo i danni strutturali e infine speriamo che anche i privati possano trovare ristoro”
Le vittime
Un vigile del fuoco è morto in Valle d’Aosta e un giovane nel vercellese. In Liguria sono stati ritrovati cinque cadaveri. Due a Ventimiglia: uno lungo il fiume Roya e l’altro sulla spiaggia della passeggiata Oberdan. Due a Sanremo, ai Tre Ponti. Il quinto cadavere è stato trovato a Santo Stefano al mare, in provincia di Imperia. Non è stato ancora dato un nome ai copri, ma nel ponente ligure non sono state rilevate segnalazioni di persone scomparse o di disperse. Non si esclude, dunque, possa trattarsi di persone scomparse in Francia, durante l’ondata di maltempo degli ultimi giorni. La sesta vittima è un malgaro di Limone Piemonte, in provincia di Cuneo.
Nel pavese, a Palestro, risulta ancora scomparso un cacciatore. L’uomo era impegnato in una battuta di caccia lungo le rive del Sesia. Quando il fiume ha cominciato a ingrossarsi l’uomo si è rifugiato in una cascina abbandonata, che è stata poi allagata da rivo.
Lo stato di emergenza
Il Piemonte e la Liguria hanno chiesto al governo lo stato d’emergenza. “Ho parlato con il presidente della protezione civile Borrelli, con i ministri Boccia e De Micheli. Martedì, dopo aver visitato tutte le province colpite, sarò a Roma per ribadire che servono al più presto le risorse per ripartire”, ha dichiarato Cirio al La Stampa. Immediata la telefonata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha assicurato che lo Stato non lascerà sole le regioni colpite. “Ho sentito il presidente della regione Liguria Giovanni Toti, insieme abbiamo concordato la richiesta dello stato d’emergenza che abbiamo già firmato e inviato a Roma”, ha concluso Cirio. I danni, ingenti, rappresentano un’ulteriore fonte di preoccupazione per la Liguria. “Si parla di alcune decine di milioni, una trentina di milioni. Poi è normale che questa cifra possa crescere ancora un po’ e poi ci sarà tutta la questione della stima dei danni ai privati”, ha concluso Toti.