Norah Jones, l’attrazione degli opposti

La dolce Norah è una delle stelle più luminose emerse recentemente sul trafficato firmamento del pop statunitense.
Norah Jones

Figlia d’arte (il padre era il celebre musicista indiano Ravi Shankar, già amico e collaboratore dei Beatles), la dolce Norah è una delle stelle più luminose emerse recentemente sul trafficato firmamento del pop statunitense.
Il suo principale appeal credo risieda in una bella serie di ossimori e di virtù contrapposte. Dolce, ma grintosa; moderna, ma rispettosa dei maestri; sobria, ma elegante; rusticamente country, ma capace di rivestirne la tradizione con l’immediatezza del pop e la raffinatezza del jazz. E si potrebbe proseguire ancora.

La trentatreenne new-yorkese è arrivata al sesto album con il recentissimo Little Broken Heats dove suggella una volta di più quanto appena accennato e conferma come non sempre l’ibridità sia un limite o una zavorra. Dopo quasi quaranta milioni di copie vendute, con nove Grammy in bacheca, si è affidata al moderno alchimista dei suoni come Danger Mouse.
Archiviata la fruttuosa collaborazione coi Little Willies, la signorina Jones torna in veste solista con una dozzina di nuove canzoni che alternano intimità riflessive ad energie rockettare, spezie jazz e blues a certe ballate tipiche del country-folk d’autore.

Dotata di un timbro vocale molto personale e di un tocco pianistico pieno di suggestioni blues e honky-tonk, Norah canta soprattutto d’amore e di quotidianità minimali, ma senza melassa o eccessiva retorica. Bella e brava, è forse l’unica – o comunque la più credibile – erede delle grandi eroine del cantautorato femminile americano degli anni Sessanta, come Joan Baez o Joni Mitchell.

Soprattutto il suo modo di scrivere, di proporsi e di essere sottolinea, al pari delle sue canzoni, una femminilità emancipata da troppi consunti cliché: una donna arrivata al successo senza genuflettersi ai diktat o agli stereotipi del maschilismo strisciante che ancora imperversa in gran parte dello show-business; un’artista  sicura di sé senza essere arrogante, dotata senza ostentarlo. Occasione per verificarlo dal vivo, l’unica data italiana, fissata per il 14 luglio a Lucca.

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