Nonni oggi
Quando mi è stato chiesto di scrivere un libro sui nonni, sono rimasto perplesso: non sono ancora nonno, mi sono sempre occupato di bambini e adolescenti alle prese con i loro genitori, ho sempre riconosciuto ai bambini e ai ragazzi, abbandonati spesso dal mondo dei grandi, la loro dignità personale nell’affrontare i problemi della crescita.
Ma poi ho pensato: che fine hanno fatto i nonni? Perché sono stati così emarginati? Interessa veramente, oggi, parlare di loro?
Quindi, mi sono convinto, anzi, arciconvinto: lo scrivo.
In un mondo in cui a farla da padrone sono per lo più persone che sembrano eterni adolescenti, ben venga una riflessione sui nonni, vere e proprie sentinelle vigili non solo verso i nipoti, ma anche nei confronti del mondo contemporaneo.
Conosco molti nonni ai quali bisognerebbe fare un monumento per la dedizione, la saggezza e la premura nei confronti degli altri.
Per questo vorrei dire a tutti i lettori: i nonni non sono da rottamare! Anzi, se non ci fossero bisognerebbe inventarli, averli sempre a portata di mano, perché quello che fanno è indispensabile.
I nonni infatti stanno lì a dimostrare che c’era un “prima”, una radice ricca di linfa e di esperienza alla quale poter attingere per costruire un futuro più umano e vivibile. Un futuro che non avrebbe senso se non sostanziato della saggezza del presente che, a sua volta, è ricca dei valori e delle conoscenze che l’hanno preceduta.
È per questo motivo che, scrivendo una riflessione sui nonni, necessariamente ci inoltreremo nella riflessione sulla società e sulle dinamiche esistenziali, per poter comprendere appieno il valore della vita e i vari significati che i rapporti portano con sé.
Il libro è suddiviso in quattro parti.
Nella prima viene presentata una riflessione sul ruolo e la figura dei nonni oggi, all’interno di una società pluriculturale, plurietnica, plurigenitoriale… e con tutti gli altri “pluri” che portano spesso confusione e smarrimento, senso di sfiducia e scoraggiamento. Proprio in una società così complessa, i nonni possono svolgere una funzione impagabile in termini di fiducia e speranza, attingendo alle loro radici e ai loro valori. Il nonno e la nonna, infatti, sono adulti/anziani che hanno vissuto un tempo passato ricco di valori e fermenti, utili più che mai oggi per le giovani generazioni. E ci occuperemo anche del rischio della “frenesia modernista” che, coinvolgendo in modo errato i nonni, può portarli verso un falso mito di giovinezza, vuoto e sterile.
Nella seconda parte ci si sofferma sul rapporto e sul legame speciale fra l’adulto/anziano e il nipote/bambino alle prese con il mondo e le cose. Chi potrà mai sostituire questo legame così prezioso che testimonia al bambino-nipote la continuità degli affetti, la vita “di prima”, la storia del tempo e la bellezza delle cose? Tutto ciò è possibile grazie a un bene prezioso che i nonni posseggono: il tempo. È proprio questo tempo messo a disposizione dei piccoli la garanzia di una linfa vitale che passa da una generazione all’altra, bene prezioso per il futuro, perché una società si basa sostanzialmente su due pilastri: la memoria dei nostri vecchi e la freschezza dei nostri bambini.
Nella terza parte viene approfondito l’aspetto più personale ed esistenziale del nonno e della nonna, come persone alle prese con l’invecchiamento del corpo, con l’essenzialità dei rapporti e con l’avvicinarsi della morte, esperienza piena di senso e di paura. L’avvicinarsi alla morte permette di vivere l’essenziale, che spesso significa tralasciare le frivolezze della vita per aggrapparsi solo a ciò che è più umano e trascendente allo stesso tempo: appartenere all’Amore.
Nella quarta parte viene dato uno sguardo al futuro presentando alcune testimonianze concrete su quanto i nonni e gli anziani possono fare al servizio dell’umanità e della società. La vecchiaia infatti non è solo un’età in cui ci si prepara alla fine della vita, ma soprattutto un’opportunità formidabile per lasciare testimonianze vere e autentiche, frutto della riflessione e dell’esperienza.
Nell’attesa di diventare nonno (se Dio vorrà, forse un giorno lo sarò), chiedo ai lettori perdono se ho tralasciato aspetti significativi di questa figura così importante per i nostri bambini. So che mi perdonerete continuando a stupirvi di fronte agli occhi pieni di curiosità dei nostri piccoli. Curiosità che spesso solo i nonni sono capaci di comprendere.
Da Nonni oggi, se non ci fossero bisognerebbe inventarli di Ezio Aceti (Città Nuova, 2013) pp. 92; € 8,00