Nonni-nipoti: un rapporto vincente
Il rapporto che si stabilisce fra nonni e nipoti non è paragonabile a nessun altro legame affettivo. Ha caratteristiche uniche. Può essere promotore di un’affettuosità e una gioia inestimabili.
Il rispetto fra i nonni e i nipoti, se è ricco di gratuità e di dono, ha il sapore del cielo e il colore del mare, perché sa di paradiso ed è tinto di una limpidezza cristallina. Questo perché i nonni portano in loro un intero mondo. Sono memorie lontane, ricordi passati che per il bambino hanno i colori dell’incanto e della fiaba.
Tutto ciò alimenta la curiosità del bambino permettendo l’arricchimento della conoscenza. Ed è proprio nel senso della continuità, tra un passato di cui rimangono poche tracce e un futuro ancora aperto, che acquista valore il legame, a volte faticoso, ma sempre benefico per entrambi.
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Nonni, baby-sitter, autisti, cuochi, insegnanti, narratori, pescatori, ciclisti, sciatori, esperti di carte e giochi di prestigio, di storie e di segreti, nonni angeli custodi, in grado di stabilire relazioni di reciprocità e complementarietà veramente profondi e commoventi.
Per i nonni le relazioni con i nipoti sono cariche di significati.
Certo, occorre essere ben coscienti che i nonni sono coloro che possono rafforzare e consolidare le capacità dei nipoti, soprattutto incoraggiandoli nello sviluppo delle loro personalità e nel raggiungimento dei loro obiettivi. I nipoti, infatti, aiutano i nonni nella continuità biologica e generazionale, mantenendo viva l’idea di sé, come educatori alla vita, alle cose, all’amore. Soprattutto nei giochi e nelle dimostrazioni d’affetto si instaura fra nonni e nipoti una sorta di accordo e compromissione in grado di soddisfare le esigenze di entrambi.
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Tutto ciò è possibile perché normalmente i nonni si trovano in una fase della loro vita che li rende capaci di entrare in risonanza con le generazioni dei piccoli, di sentire vibrare le loro emozioni, di comprendere i bisogni più profondi, di meravigliarsi delle loro scoperte.
I nonni infatti sono forse gli unici in grado di regalare ai piccoli nipoti il dono più prezioso della vita: il tempo. Questa “gratuità” del tempo permette al bambino di sentirsi particolarmente vicino ai nonni, in quanto la fretta lascia spazio alla calma e le cose vengono vissute nella loro dimensione umana.
Per il bambino piccolo un minuto è come un’ora e ha bisogno che l’adulto sia disponibile, completamente immerso nel presente.
I nonni non hanno l’orologio in mano e vivono la vita senza proiezioni speranzose verso il futuro, ma con la saggezza sperimentata dell’esperienza della vita.
I nonni non si impegnano più in futuri gravosi e carichi d’ansia, ma si stanziano nel presente, che risulta prezioso e carico di vita. In questo modo hanno l’opportunità di trasmettere ai nipoti l’essenzialità della vita, la bellezza delle cose, il vero significato dell’esistenza che consiste soprattutto negli affetti più cari e nell’esistenza sincera e magica del racconto, ove il bene è superiore al male e merita il nostro impegno. E i significati della vita stanno tutti nella bellezza dell’esistenza, nei segreti del mondo interiore, decisamente meno appariscente ma più profondo.
E allora cosa lega fra loro i nonni e i nipoti?
È una relazione unica, speciale, dove i primi possono trasmettere alle generazioni successive quel senso unico di affetto che aiuta a crescere e a confrontarsi con la vita e i secondi possono attingere nel tempo alla ricchezza dei sentimenti, di testimonianze e storie condivise.
Ezio Aceti, Nonni oggi, se non ci fossero bisognerebbe inventarli (Città Nuova, 2013)