Non sono sposata

Non sono sposata, ma per quarant’anni ho insegnato nella scuola media; quando mia sorella, anche lei impiegata, ha avuto i bambini mi sono presa cura di loro; adesso che sono in pensione mi occupo di mia madre anziana. In una rubrica come la vostra c’è posto anche per me?. Concetta – Roma Certamente la nostra rubrica è rivolta più esplicitamente a coppie di sposi, famiglie, fidanzati, ma anche a chiunque abbia a cuore e sostenga i valori della famiglia: la cura per i suoi membri più deboli, la solidarietà tra le generazioni, la formazione dei giovani. Quanto bene fanno, in maniera apparentemente indiretta e spesso nascosta, zie e zii, nonne e nonni, educatori in genere, e quanto sostengono i nuclei familiari, che anzi a volte non potrebbero fare a meno di questa task force di esperti formato casalingo. Senza contare che i legami tra fratelli o sorelle, anche adulti, e con i genitori anziani, pur con caratteristiche diverse rispetto a quello tra coniugi, sono a pieno titolo legami familiari, che possono costruire una rete di rapporti molto importante per le persone e la società nel suo insieme, quasi una rete di sicurezza in cui possono trovare aiuto coniugi stessi o figli in difficoltà con i genitori. Conosco persone così che, non avendo impegni familiari, sostengono, come professionisti o volontari, iniziative sociali, culturali ed ecclesiali a favore di altri: assistenza a malati, insegnamento a ragazzi in difficoltà, intere generazioni di giovani che si preparano ai sacramenti. Persino in situazioni di apparente solitudine e fragilità, seminano i princìpi fondamentali di una vera cultura della famiglia: la capacità di ascolto, il rispetto per l’altro, l’amore per il bene comune, l’impegno per la dignità di ogni persona, la disponibilità alla condivisione di beni materiali e spirituali. D’altra parte, sono sicura che chi spende tempo e forze a sostegno di attività di animazione e formazione o per azioni di solidarietà, può a sua volta testimoniare di averne guadagnato in termini di conoscenza ed esperienza, di nuova giovinezza dello spirito, potremmo dire di qualità della vita. Chiunque fa scaturire dal cuore energie vitali, capaci di comunicare valori e sostenere situazioni di sofferenza, e riversa su giovani e meno giovani motivi di speranza e di responsabilità, accompagnandoli almeno per un tratto del loro cammino, è certamente ed eminentemente un membro della grande famiglia umana, che cammina nella storia verso un destino di fraternità universale.

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