Non solo schiacciate

Alcune interessanti proposte si affiancano all’evento sportivo. Progetti ecosostenibili, attenzione verso i più giovani, ed anche un’iniziativa per aiutare dei bambini a ritrovare il sorriso.
Operation smile

 

Le parole pronunciate alla vigilia del torneo dal presidente del comitato organizzatore dei Mondiali di pallavolo 2010, Carlo Salvatori, non lasciano adito a dubbi: «Una grande manifestazione come può essere un Mondiale di pallavolo non può limitarsi al solo aspetto agonistico». Certo, ci sono le gare. Ma c’è anche dell’altro.   

 

Sport e ambiente

«Con il progetto Green Volley – ha dichiarato Salvatori – vogliamo ad esempio contribuire concretamente alla sfida del contenimento delle emissioni di gas serra in cui è impegnata la comunità internazionale, e rispondere così alla crescente sensibilità ambientale dell’opinione pubblica». Ma di che cosa si tratta concretamente? Gli organizzatori hanno messo a punto un programma che potremmo definire senza esitazioni “ecosostenibile”. L’energia utilizzata durante le partite sarà ricavata da fonti rinnovabili, mentre i rifiuti prodotti sul campo di gioco e nelle aree limitrofe verranno differenziati. Inoltre, nelle dieci città che ospiteranno i mondiali saranno piantati degli alberi per compensare le emissioni di anidride carbonica e di inquinanti che verranno prodotti durante le partite, mentre per i servizi di ristorazione del pubblico verranno usato materiale biodegradabile.

 

Sport e giovani

Molti anche gli eventi di promozione di questa disciplina organizzati prima e durante il mondiale, con quasi 500 scuole coinvolte in tutto il Paese. Lo scopo è soprattutto quello di veicolare al pubblico giovanile i valori dello sport e più in particolare quelli della pallavolo, promuovendo attività ludico-formative ed anche interscambi culturali tra i giovani tifosi dei paesi stranieri che parteciperanno ai mondiali. In particolare a Roma, Catania e Milano, negli spazi adiacenti i palazzetti dove si svolgeranno le partite, verranno realizzate nell’ambito del progetto denominato “I villaggi della gioventù” (progetto nato dalla collaborazione tra la Federazione Italiana Pallavolo, il Governo Italiano ed il Ministero della Gioventù) veri e propri villaggi sportivi, ovvero stand polivalenti per praticare diverse discipline sportive e campi di pallavolo dove saranno organizzati dei tornei. Inoltre, nelle zone più disagiate delle città che ospiteranno la manifestazione, saranno costruiti campi permanenti di pallavolo all’interno di alcune selezionate scuole statali.

 

Sport e solidarietà

Ma il mondiale avrà anche un occhio di riguardo verso chi soffre. Tra le tante iniziative collaterali all’evento sportivo ce ne sarà infatti anche una denominata “Il mondiale dei Sorrisi”. Si tratta di un progetto volto a sostenere la Onlus Operation Smile, un team di medici volontari (attualmente sono circa 7.000 provenienti da 51 diversi Paesi) che operano gratuitamente, in tutto il mondo, bambini nati con gravi malformazioni facciali. Nelle sedi di gara saranno quindi organizzati eventi e manifestazioni per la raccolta fondi, mentre chi volesse effettuare una donazione comodamente da casa potrà farlo con un semplice click accedendo al sito dei mondiali (www.volley2010.com) o a quello di Operation Smile (www.operationsmile.it).

 

Gli organizzatori dei mondiali di pallavolo 2010 hanno quindi deciso di contraddistinguersi per una spiccata attenzione all’ambiente, al pubblico giovanile, ed alla solidarietà nei confronti di chi è meno fortunato. Perché un avvenimento sportivo di questa portata non ha solo lo scopo di offrire un grande spettacolo agonistico, ma ha anche il compito di lanciare messaggi importanti.

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons