Non solo Rio

Raggiungere il Brasile non è alla portata di tutti: ma le diocesi italiane si attrezzano per vivere la Gmg in patria. Un viaggio attraverso la Penisola
Gmg 2013

Vuoi per i costi, vuoi per i problemi logistici, vuoi perché «non andrai mica così lontano» – come sempre dice la nonna –, vivere in prima persona la Gmg 2013 non è semplice: per quanto siano migliaia gli italiani in partenza, la maggior parte dei giovani interessati seguirà dalla propria patria gli eventi di Rio de Janeiro. Per questo le diocesi italiane, oltre che ad iutare più ragazzi possibile a volare in Brasile, si stanno attrezzando per delle Gmg “alternative” in loco: dalle semplici veglie fino a proposte di più giorni, anche per chi rimane a casa non c'è che l'imbarazzo della scelta.

La diocesi di Milano, ad esempio, organizza per sabato 27 luglio una veglia di preghiera con tanto di “stand di animazione liturgica” al santuario di Caravaggio, che culminerà all'1.30 del mattino con la diretta da Rio. La “maratona” proseguirà poi nel mattino di domenica 28 con le lodi alle 7 e la messa presieduta dall'arcivescovo Angelo Scola alle 8: almeno per chi si regge ancora in piedi, chiaro.

Sette diocesi del Nordest – Chioggia, Venezia, Vicenza, Concordia-Pordenone, Adria-Rovigo, Vittorio Veneto e Udinehanno invece unito le forze per “Io, te e Rio”, una due giorni a Chioggia (sempre il 27 e 28). Tra concerti, musical, testimonianze, catechesi e laboratori, momento cardine sarà la veglia serale che dall'imbrunire illuminerà con le candele dei partecipanti la diga di Chioggia, luogo noto per la movida balneare, che questa volta proporrà un modo diverso di stare insieme. Anche il Nordest si collegherà con Rio nella notte, per poi trascorrere in spiaggia le ore piccole e terminare con la messa domenicale – e magari, chissà, con un bagno nell'Adriatico.

Un po' più provati arriveranno forse i giovani di Udine, dato che la diocesi propone per le giornate dal 22 al 26 un pellegrinaggio in Carnia: partendo da Ovaro, i friulani percorreranno – rigorosamente a piedi – alcune tappe del “Cammino delle pievi”, visitando i santuari e vivendo momenti di catechesi, formazione e socialità. Bisogna dimenticare i comfort: si dorme nel sacco a pelo in strutture messe a disposizione dalle parrocchie o dai comuni, svegliandosi ogni mattina all'alba e camminando anche 10 km al giorno. Ma indubbiamente ne varrà la pena, data la bellezza dei luoghi.

A camminare ancor di più saranno i giovani di Reggio Emilia, ai quali la diocesi propone l'itinerario “Noi domani”: 180 km in otto giorni tra Scandiano e il capoluogo, dove il cammino si concluderà con la diretta da Rio nella notte del 27 e la messa la mattina del 28. Durante il cammino i giovani si confronteranno tra loro e con le istituzioni locali, appunto, sul tema del domani: dal lavoro agli scenari globali, alla ricostruzione dopo il terremoto, un pellegrinaggio che vuol essere prima di tutto un progetto per il futuro. Da segnalare il passaggio a Canossa, dove i partecipanti conosceranno la figura di Matilde.

Spostandoci a Sud, in Campania troviamo la Grg, la Giornata regionale della gioventù: tre giorni di catechesi, itinerari storico-culturali, workshop, preghiera con – ovviamente – la diretta da Rio in quel di Salerno, per i giovani di tutte le diocesi della regione. A dare una connotazione regionale sono anche le Marche, con il “Campo missionario regionale”, che dal 20 al 28 luglio vedrà 150 giovani di 13 diocesi impegnati in raccolte alimentari, visite alle famiglie, testimonianze e veglia finale in varie località della regione.

Chiaramente questo panorama non può essere esaustivo, dato che quasi tutte le diocesi non lasciano soli i giovani rimasti in patria: non ci rimane che suggerirvi di informarvi sul programma e sulle iniziative che propone la vostra…

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