Non solo birra
Ma chi l'ha detto che in un pub si può solo bere. Il 1 ottobre apre a Roma il GP2, punto di ritrovo a tutto tondo.
Si può chiamarlo pub o punto di ritrovo. O ancora cinema o sala incontri. Tutto questo in un unico spazio. Una location centrale di Roma per quello che vuole essere il luogo di ritrovo dei giovani. Si può certamente obiettare che Roma, la capitale, è già zeppa di locali, uno si apre, un altro si chiude e tutto resta nella norma.
Ma GP2 ha qualcosa di diverso: è il centro promosso dalla Pastorale giovanile della diocesi assieme alle Acli di Roma. Uno spazio per vedere film, sentire musica, partecipare a dibattiti, mostre, momenti culturali, sport e video giochi. «Si tratta di un luogo – afferma don Maurizio Mirilli, direttore della Pastorale giovanile del vicariato di Roma – per i giovani della nostra città attraverso cui, in modo familiare e accogliente, si cercherà di proporre progetti e iniziative in merito all’educazione dei giovani».
Il pub GP2 prende il nome da Giovanni Paolo II, papa che ha tanto amato i giovani e ha istituito le Giornate mondiali della gioventù. Per lui il rapporto con loro era una prerogativa della sua missione: quanti messaggi pronunciati, quasi slogan urlati per cercare di arrivare a tutti. Chi dimenticherà quel «giovani, non abbiate paura; aprite, anzi spalancate le porte a Cristo»? I giovani di Roma di certo non dimenticano le sue parole, e così da venerdì 1° ottobre si ritrovano nel luogo che porta il suo nome.
Il pub GP2 si trova in vicolo del Grottino (traversa di via del Corso) e sarà aperto dal giovedì alla domenica dalle 19 alle 24. L’inaugurazione spetta al sindaco della capitale Gianni Alemanno assieme al vescovo ausiliare, monsignor Ernesto Mandara.
Per la Chiesa, dunque, quella dei giovani diventa sempre più una sfida, e la si vuole affrontare in tutti i modi: a Roma è già da anni attiva la missione “Gesù al centro” che vuole donare la bellezza del Vangelo ai giovani presenti nel centro della città, immersi nello shopping frenetico o in una passeggiata tra i reperti archeologici. Ed ora una nuova opportunità: in un luogo chiuso, con una birra in mano o davanti ad un video game, si possono affrontare anche i temi cruciali dell’esistenza umana e della fede cristiana.