Non ho più fretta
Dopo i primi meravigliosi anni di matrimonio, tutto andò in frantumi quando scoprii che mio marito aveva una relazione.
Non valsero lacrime, suppliche, minacce. In poco tempo mi ridussi uno straccio.
Economicamente non mi mancava nulla, ma avrei dato tutto per una briciola d’amore. In tanta disperazione mi capitò di conoscere alcuni cristiani coerenti. Col loro sostegno capii di dover vivere diversamente il mio dolore, feci un esame di coscienza e mi accorsi che anche a me toccava cambiare atteggiamento, prendendo io l’iniziativa nel comprendere e aiutare mio marito, i miei figli e quanti potevano aver bisogno di me.
Adesso mi sento come un capocordata che, piantato il chiodo nella roccia della Parola, deve mantenere la presa per sostenere chi intorno potrebbe precipitare.
Con i figli ho instaurato un colloquio più profondo. Il ritorno di mio marito è lento, ma non ho più fretta: sono certa che Dio ha sulla mia famiglia un disegno d’amore.
G. H. – Francia
Dal periodico mensile Il Vangelo del giorno edito da Città Nuova