Non abbiate paura
«Più che una domanda, il mio è uno sfogo… Quando sento i miei genitori o professori parlare dei “giovani di oggi” mi sento male e vorrei gridare: non abbiate paura! Non siamo dei mostri e neanche dei marziani. Non abbiate paura del nostro modo di essere e vivere, del nostro modo di comunicare. Anche se usiamo cellulari e sappiamo navigare in Internet meglio di voi, non siamo così diversi da voi. Ma temo che se parlassi loro così, la loro paura, dietro un sorriso condiscendente, aumenterebbe».
Giulia – Caltanissetta
La tua lunga lettera di cui posso riportare solo poche frasi, mi è subito apparsa una proposta di dialogo offerta alla generazione che ti precede. Infatti, da una parte dici che non ti sembra possibile comunicare, ma poi affidi allo scritto i tuoi pensieri sapendo che non solo li leggerò io (che appartengo a quella generazione) ma anche tanti altri che seguono volentieri le chiacchierate che facciamo in questa rubrica rivolta ai giovani.
L’appello di non avere paura ce lo dobbiamo ripetere spesso, gli uni gli altri, perché la paura è una risposta istintiva che spesso ci fa barricare in noi stessi e genera reazioni simili. La paura ha tante facce: chiusura, radicalizzazione delle proprie idee e convinzioni, attacco difensivo, non ascolto, pessimismo, tristezza, vittimismo, impossibilità di porre fiducia negli altri o nel futuro… Ma come vincere questa paura? Con l’amore che è: apertura, dono e accoglienza, piena disponibilità, ottimismo, gioia, protagonismo, fiducia che ci viene dal camminare insieme…
Nel dialogo fra generazioni oggi non c’è più lo scontro che ha contraddistinto precedenti passaggi epocali; ma, come sottolinei, c’è il rischio forse peggiore di restare ognuno sulle sue, bloccati da paure e indifferenza. Facciamo allora il primo passo senza aspettare, vincendo timori e pigrizie, credendo che solo nella relazione ogni generazione riuscirà ad esprimersi e a donare le ricchezze di cui è portatrice e a ricevere quelle che altri possono portare.
Sono certo che tra i nostri lettori, giovani o meno, tanti si sforzano di crescere in questo cammino e ti auguro di riuscire a farlo anche coi tuoi genitori o professori.