A Kazuo Ishiguro il Nobel della letteratura

L'accademia svedese sceglie lo scrittore inglese, di origine giapponese, celebre per i romanzi diventati film di successo. Tra le motivazioni del riconoscimento la sua grande forza emotiva
Kazuo Ishiguro Nobel Letteratura

Ancora una volta i membri dell’Accademia Svedese giocano di sorpresa e assegnano il premio Nobel a uno scrittore che non entrava nelle liste di quelli che fino al giorno prima erano considerati probabili. Si parlava dello scrittore giapponese Haruki Murakami, dell’americano Philip Roth, di Salman Rushdie, dello scrittore keniota Ngũgĩ wa Thiong’o (noto come James Ngugi), uno dei maggiori rappresentanti della letteratura africana, di Margaret Atwood, c’era pure qualche spiraglio per il nostro Claudio Magris.

Invece gli accademici svedesi, tenuti ogni anno ad assegnare il premio all’autore che «nel campo della letteratura mondiale si sia maggiormente distinto per le sue opere in una direzione ideale», hanno scelto inaspettatamente uno scrittore inglese di origini giapponesi, Kazuo Ishiguro, celebre per i romanzi diventati film di successo: Quel che resta del giorno per la regia di James Ivory, con Anthony Hpkins, e Non lasciarmi diretto da Mark Romanek.

La motivazione per il premio è la «grande forza emotiva» con la quale Ishiguro «ha svelato l’abisso del nostro illusorio senso di connessione con il mondo». Il neo Nobel, classe ’54, vive a Londra, è sposato da trent’anni con Lorna MacDougall, scozzese, che fa l’assistente sociale, i due hanno una figlia, Naomi.

Ishiguro dimostra di essere sorpreso tanto quanto il grande pubblico all’annuncio dell’Accademia di Svezia, proprio non se l’aspettava. Commenta a caldo: «È una notizia sorprendente e totalmente inaspettata. Arriva in un momento in cui il mondo è incerto sui suoi valori, sulla sua leadership e sulla sua sicurezza. Spero solo che ricevere questo grande onore, anche se nel mio piccolo, possa incoraggiare in questo momento le forze del bene e della pace».

Questa volta non c’è spazio per le polemiche che erano sorte l’anno scorso con l’assegnazione del premio a Bob Dylan. Ishiguro è uno scrittore di professione, con un bel pedigree, pluripremiato, autore di bestsellers, amatissimo dal pubblico. E per di più suona la chitarra e compone canzoni.  Un segnale in sordina a Dylan?

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