I nipoti di Babbo Natale
A Giovanni piacerebbe ricevere un trenino da collezione per prendersene cura quotidianamente; Francesco ha riscoperto la passione per la pittura e, ora che il tempo non gli manca, vorrebbe ricevere una scatola di acquarelli professionali; c’è poi chi vorrebbe fare un viaggio a Parigi, chi un giro sul battello… Sono questi alcuni dei desideri degli anziani delle case di riposo italiane coinvolti nel progetto “I nipoti di Babbo Natale”.
L’idea nasce nella Repubblica Ceca ed è arrivata in Italia grazie a Katerina Neumann e al sostegno dell’associazione Un Sorriso in Più Onlus, che da 15 anni si occupa di anziani soli. «Dopo l’incontro con Katerina − ci racconta Laura Brucola, una delle coordinatrici della Onlus − abbiamo iniziato a contattare le case di riposo presenti nella zona di Varese, Como e Monza Brianza, poi la voce si è sparsa e strutture da tutta Italia ci hanno contattato per aderire al progetto». L’idea è molto semplice: gli anziani delle case di riposo coinvolte hanno la possibilità di esprimere un desiderio che viene poi caricato sul sito, a quel punto chiunque può diventare un “nipote di Babbo Natale” ed esaudirlo.
Sono oltre cento le strutture coinvolte e quasi 14 mila gli anziani che hanno visto esaudire il proprio desiderio. «Nonostante siamo al ridosso del Natale – continua Laura –, abbiamo deciso di tenere la piattaforma aperta, i donatori sono moltissimi e ogni volta che un desiderio viene aggiunto dopo poco c’è qualcuno che lo esaudisce». Ad occuparsi di inserire i desideri sul sito sono le strutture stesse, animatori ed educatori fanno da tramite, raccolgono i desideri e li inseriscono. A qual punto, chi vuole, può entrare sul sito, leggere i nuovi desideri e decidere a chi fare un regalo cliccando sul pulsante “voglio regalare”, compilando un format che permette alla struttura di ricontattare il “nipote” e organizzare le modalità di consegna.
Chi è lontano può spedire il regalo ma le storie più belle riguardano l’incontro tra il “nipote” e l’anziano: «Molti anziani non se lo aspettano − racconta Laura –, la maggior parte entra in queste strutture e delega gran parte delle proprie decisioni a qualcun altro, grazie a questo progetto invece riscoprono la legittimazione del desiderio e la possibilità di esprimerlo. Poi arriva la felicità nel sapere che qualcuno ha deciso di regalare qualcosa proprio a te». La stessa felicità che ha provato Carla quando dopo aver chiesto un vestito rosso si è vista arrivare una magliaia con suo figlio pronti a prenderle le misure per l’abito; oppure Angelo che ha chiesto di volare e lo farà in primavera sorvolando il lago di Como su un idrovolante grazie alla generosità di Charlotte; grandi sogni o piccoli come quello del sig. Lorenzo, che ha chiesto una piccola scatola di latta con dentro delle caramelle, «per prenderne una ogni sera e ricordarmi la dolcezza della persona che me l’ha donata».
Qui il link: http://nipotidibabbonatale.it/