Nigeria: polizia contro manifestanti “rivoluzionari”
I manifestanti di #RevolutionNow sono stati dispersi lunedì a Lagos dalla polizia. Stavano protestando contro l’arresto di Omoyele Sowore, oppositore e giornalista del sito web online Reporter del Sahara. I manifestanti si sono avvicinati allo stadio nazionale di Surulere per chiedere il rilascio del loro protetto.
Sono stati rapidamente dispersi dalla polizia e dai soldati che non hanno risparmiato mezzi per combattere il movimento: veicoli di pattuglia normali della polizia, ma anche quelli della Rapid Intervention Squad (Rrs), mezzi corazzati per il trasporto del personale, brigate di polizia antisommossa, la protezione civile… schierati ai due ingressi principali allo stadio.
Perché tutto ciò? Perché la polizia ha considerato la manifestazione una grave minaccia per l’ordine pubblico. Per ora, un portavoce della polizia di Lagos non ha fornito informazioni su arresti o feriti. Il candidato del Congresso dell’Azione Africana (Caa) nelle ultime elezioni presidenziali, Sowore, è stato arrestato sabato per aver chiesto la rivoluzione, con lo slogan #RevolutionNow (rivoluzione ora), al fine di estromettere il presidente Muhammadu Buhari.
Sebbene fosse arrivato solo decimo nelle ultime elezioni presidenziali, Sowore appare un avversario coriaceo, perché il suo giornale denuncia la corruzione, molto endemica, in questo grande paese dell’Africa. Il giornalista ha ritenuto necessario esprimere questo «bisogno di una rivoluzione in Nigeria, per gli oppressi che vogliono la libertà e non sono più soggetti all’oppressione». Il Paese più popoloso del continente deve affrontare molte sfide, tra cui un’insurrezione islamista, lotte inter-comunitarie, alta criminalità, corruzione dilagante e un’economia vacillante. Sowore ha materia da denunciare.