New York chiusa per neve
“Happy blizzard” (Buona tempesta di neve) saluta ai microfoni della Cnn un giovane newyorkese con lo snowboard sottobraccio mentre si accinge a cavalcare i piccoli promontori imbiancati che costellano Central Park scansando qualche palla di neve di altri goliardici compagni.
E’ uno dei pochi entusiasti di Jonas, la tempesta di neve che tiene in ostaggio la città e dieci stati dell’East cost americana. La Grande mela è seppellita da una coltre bianca di oltre 50 centimetri e sembra che il livello si alzerà poiché non smetterà di nevicare tanto presto. Un messaggio sui cellulari del sindaco Di Blasio ha proibito l’utilizzo delle autovetture a tutti i cittadini, mentre appena 30 minuti dopo un comunicato diffuso su tutte le reti nazionali annunciava la chiusura di tunnel, ponti e di metropolitane non sotterranee.
La gente è barricata in casa e attaccata ai televisori che in diretta dai principali stati investiti dal maltempo trasmettono notizie e raccomandazioni di pubblica utilità. Tutti si erano preparati con scorte di provviste, candele e torce e i più previdenti hanno messo sotto carica tutti gli apparecchi elettrici, poiché il peso della neve potrebbe far cadere i pali di trasmissione e lasciare al buio interi quartieri.
In strada qualcuno prova a spalare la neve dai marciapiedi poiché teme che ghiacci, ma rinuncia presto perché le raffiche di vento rendono inutile qualsiasi tentativo di pulizia, che va invece riservato agli infissi bloccati dal ghiaccio in più parti. Sulle vie circolano solo i piccoli mezzi di raccolta della spazzatura trasformati in provvisori spazzaneve per impedire che i fiocchi della notte innalzino ulteriormente il livello, previsto per la notte sui 60-65 centimetri. Finché non si piantano i piedi sul suolo solido non ci si rende ben conto che queste cifre coprono fino alle ginocchia e oltre, rendendo estremamente difficile i movimenti anche per gli agenti in servizio e i soccorritori.
Gli incidenti stradali non sono mancati come le vittime: al momento ne sono state accertate dodici. Chiusi aeroporti, alcune stazioni e tutti gli uffici e le scuole, ristoranti e negozi, mentre tutti i responsabili di compagnie e aziende allertano i propri lavoratori e li invitano a guardare i rispettivi siti web domenica sera, prima di avventurarsi per le strade.
L’unica notizia che riscalda le temperature è l’annuncio di Michael Bloomberg, ex sindaco di New York e proprietario del gruppo editoriale specializzato in notizie economiche, a possibile candidato per le presidenziali. Tra gli uomini più ricchi del Paese, sta valutando la possibilità di partecipare come indipendente e ha messo al lavoro uno staff per studiare chi potrebbe sostenerlo nella corsa alla Casa Bianca.