Neocatecumenali in festa
Le date sono di quelle da incorniciare: 11 maggio 2008, approvazione definitiva degli statuti; 13 giugno, consegna. Festa in tutta la grande famiglia del Cammino neocatecumenale, perché gli statuti costituiscono una tappa fondamentale nella vita di una nuova creatura suscitata dallo Spirito e riconosciuta, dopo attento vaglio, dalla Chiesa. È dunque una festa per l’intera comunità ecclesiale. C’era anche un gruppo dei primi catechisti itineranti nell’aula magna del Pontifico consiglio per i laici a partecipare all’atto di consegna degli statuti attorno a Kiko Arguello, Carmen Hernandez e p. Mario Pezzi, membri dell’équipe responsabile internazionale. L’avventura fu iniziata nel 1964 da Kiko, pittore spagnolo, nei sobborghi più poveri di Madrid. Il Cammino è oggi presente in 107 Paesi, con 19 mila comunità in 5.700 parrocchie di 1.200 diocesi. In Italia è presente dal 1968 e conta oggi 4.500 comunità in 200 diocesi. All’approvazione definitiva degli statuti si è arrivati dopo il periodo sperimentale del decreto del 2002. Particolarmente esaminati, tra il resto, il metodo di catechesi e le modalità liturgiche, spesso al centro di dubbi relativi all’ortodossia e di polemiche per la presunta separatezza dalla parrocchia. Gli statuti definitivi riconoscono alla messa del Cammino l’inserimento nella pastorale liturgica domenicale delle parrocchie, con la conseguenza che la celebrazione è aperta a tutti, come stabilito sei anni fa. L’approvazione del nuovo testo è arrivata al termine di un’attenta revisione e dopo l’inserimento di alcune modifiche ritenute necessarie. Davanti alle grandi sfide che attendono la Chiesa – ha commentato Kiko Arguello, dopo la consegna – siamo lieti di poterci offrire al Santo Padre e ai vescovi per la nuova evangelizzazione e la trasmissione della fede alle nuove generazioni.