Nell’Euro-Italia c’è anche la favola di Pessina: Galles battuto 1-0

Gli azzurri vincono a punteggio pieno il Gruppo A, superando i britannici grazie alla rete decisiva del giocatore atalantino: ottavi il 26 giugno, contro una tra Austria e Ucraina.
Matteo Pessina. Foto Alfredo Falcone - LaPresse Photo Alfredo Falcone - LaPresse 20/06/2021 Roma (Italy) Sport Soccer Italy - Wales European Football Championship - Olimpico Stadium of Roma In the pic: Matteo Pessina celebrates

È la serata dei record, quella che certifica la presenza stabile di Roberto Mancini nell’olimpo dei tecnici azzurri: il successo per 1-0 sul Galles dà all’Italia l’undicesima vittoria consecutiva senza subire reti (con 32 gol realizzati) e, soprattutto, consente di far giungere a 30 il numero di partite senza sconfitta. Una cifra magica, che permette al commissario tecnico jesino di affiancare un mito come Vittorio Pozzo, adesso a portata di sorpasso. Nella gioia per il terzo successo di fila a Euro 2020, poi, un ruolo da gigante se lo ritaglia un ragazzo che a questa manifestazione non avrebbe neanche dovuto esserci: è Matteo Pessina, infatti, a decidere l’incontro al minuto numero 38, con un imparabile tocco volante di destro sulla perfetta punizione calciata da Marco Verratti.

Foto: LaPresse

Una gioia enorme per il ragazzo classe 1997 nato a Monza: la sua è la vicenda di un atleta che, dopo tanta gavetta in C (Monza, lecce, Catania, Como), si affaccia in Serie B con lo Spezia e approda in A nel 2018, alla corte dell’Atalanta: il prestito al Verona lo consacra come centrocampista di lotta e di governo, consentendogli il ritorno a Bergamo per una stagione da grande protagonista. Si tratta di un anno magico, quello appena trascorso: lo scorso 11 novembre arriva anche il debutto in maglia azzurra nell’amichevole contro l’Estonia, oltre alla gioia per la doppietta realizzata il 28 maggio contro San Marino. Quattro giorni dopo giunge però la doccia fredda, con Mancini che gli preferisce Sensi nella lista dei convocati per l’Europeo. Si parlerebbe di un sogno sfiorato, ma non è così: l’ennesimo infortunio dell’interista gli spalanca infatti le porte del ritiro dell’Italia.

Il suo momento, dopo due panchine consecutive contro Turchia e Svizzera, giunge ieri. Il c.t. decide di cambiare otto titolari su undici, per dar fiato a chi ha giocato tanto e testare le possibili alternative. Pessina va in campo al posto di un’altra splendida rivelazione come Locatelli, non facendolo assolutamente rimpiangere e mettendo in campo tutte le sue peculiarità: corsa, dinamismo, interdizione e grande capacità d’inserimento. Proprio quest’ultima caratteristica è decisiva per timbrare il gol che a conti fatti decide la gara, proiettando l’Italia in testa al girone. L’esultanza di Pessina dopo la deviazione vincente è incontenibile: il numero 12 si fa mezzo campo di corsa, per andare a festeggiare con la panchina la rete finora più importante della sua carriera.

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Il gol dell’1-0 giunge al termine di un primo tempo sonnacchioso, in cui i tanti cambi influiscono in maniera inevitabile sulla fluidità del gioco azzurro. Il Galles cerca di narcotizzare la partita e gioca con coraggio. Il primo squillo azzurro arriva col diagonale di Belotti a lato, ma al 26’ sono i britannici a far venire i brividi a Donnarumma: il colpo di testa di Gunter va fuori di un soffio. Tre minuti dopo è Chiesa a tirare a botta sicura da posizione invitante, ma Ampadu è fondamentale nel deviare la palla sul fondo. È il preludio al gol di Pessina, arrivato grazie a una punizione conquistata e poi magistralmente battuta da Marco Verratti: il ritorno del giocatore del PSG è fondamentale per dare ancor più alternative a una linea mediana ricca di grandi protagonisti. L’atalantino potrebbe anche mettere a segno una clamorosa doppietta: l’incontro con la palla messa a centro area dal solito Verratti, però, sfuma di qualche centimetro.

La ripresa è scossa dall’immediato palo di Bernardeschi su punizione: poi Ampadu fa un fallaccio proprio sul numero 20 azzurro, guadagnandosi meritatamente la via degli spogliatoi e lasciando i suoi compagni in 10. La superiorità numerica non viene sfruttata al meglio, con Ward che è bravo a deviare in angolo una conclusione ravvicinata di Belotti su assist di uno scatenato Chiesa. Il brivido più grande, paradossalmente, lo corre proprio l’Italia: al 74’ Bale si ritrova solo in area con una palla facile da spingere in rete, ma la sua volée di sinistro è altissima. Scampato il pericolo gli azzurri si chiudono bene e non rischiano più nulla, con Mancini che dà la gioia del debutto anche a Raspadori e Sirigu.

In chiusura meritano di essere evidenziate le parole del match-winner: «La forza di questa squadra è il gruppo, l’allenatore – dice Pessina – sa dare a tutti la stessa importanza. La mia è una bella favola: insegna che col lavoro si può arrivare ovunque. Una partita così potevo solo sognarla: è stata perfetta, non dormirò per qualche settimana». Una bella storia, per un sogno europeo che continua.

 

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