Nella baita

Mistero, silenzi, colpi di scena e comicità nel bel testo di Giampiero Rappa, Nessun luogo è lontano, che parla di orgoglio, conflitti tra genitori e figli, amore, perdono

Mistero, silenzi, colpi di scena e comicità nel bel testo di Giampiero Rappa, Nessun luogo è lontano, che parla di orgoglio, conflitti tra genitori e figli, amore, perdono. Tre i personaggi di generazioni diverse: Mario, un ex scrittore di successo ritiratosi a vivere in una baita; Anna, giovane inviata di guerra; Ronny, il nipote di Mario. L’occasione dell’incontro fra Mario e Anna è un’intervista che egli, restio a concederne dopo avere rifiutato in una diretta televisiva un importante premio letterario, decide di rilasciare dopo tre anni di silenzio. Durante l’intervista i due si accusano, si offendono per poi ritrovare un apparente attimo di condivisione. Ma è solo un’illusione. La rigidità di Mario e il suo sarcasmo sono la sua stessa prigione di ghiaccio, ma scalfita lentamente prima dalla donna e poi dall’intrusione del giovane Ronny alla ricerca disperata di un posto dove rifugiarsi. Quando tutti si ritrovano insieme, assistiamo al dramma. Nei silenzi, negli sguardi, nei gesti trattenuti e in quelli esplosi, nelle parole sillabate e in quelle rovesciate addosso, il testo detta un ritmo interno ai personaggi, un flusso che li agita e li esamina. Fino all’esplosione finale.

 

 A Milano, teatro Franco Parenti, dal 14 al 26/3

 

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