«Un vero viaggio, un’occasione per scoprire nuovi orizzonti, nuove prospettive, nuovi mondi». «Così come ci conducete nel sogno attraverso le vostre sollecitazioni, in un contesto ideale, in cui ognuno, prima o poi, durante la serata, si concede di lasciarsi attraversare dal buio, dalle voci e dai profumi, dai suoni e dal calore delle vostre presenze, così, forse potremmo condurci ogni giorno, in tutte le occasioni del nostro quotidiano». Sono solo alcuni dei commenti raccolti dopo la rappresentazione di questo singolare spettacolo dedicato al mondo della cecità.

 

Ancora…Sogni, infatti, è stato pensato per un pubblico di non vedenti. Si svolge completamente al buio e agli spettatori vedenti viene offerta una benda per permettere loro di apprezzare meglio il lavoro. Per un’ora il pubblico immerso nell’oscurità si aggrappa alle parole degli attori, che lentamente entrano in contatto con gli spettatori rivelando la loro presenza con suoni, profumi e racconti. Degli attori si segue il suono della voce mentre si spostano in platea: ci si lascia trasportare dai profumi che riempono l’aria, dal suono delle parole più che dal loro significato.

 

La regia di Beppe Bergamasco racconta piccole scene di vita quotidiana, poesie, frasi spezzate e frammenti di discorsi amorosi che sono il filo conduttore di questa performance ideata e realizzata dalla Csd e Accademia Itinerante che da anni si occupano di teatro nel contesto del disagio.

 

Dopo i successi delle stagioni passate, oltre a Torino, a Biella, Brescia, Lombriasco e alla Notte Bianca a Varese lo spettacolo ritorna all’Espace di Torino il 13 e 14 gennaio.