Nel 2014 Milano diventa città metropolitana

Dal 1° gennaio 2014 il capoluogo lombardo assumerà questo nuovo status. Da settembre le diverse istituzioni coinvolte daranno vita a una piattaforma di confronto sui temi cruciali per elaborare risposte adeguate per il territorio
Veduta aerea del territorio della città di Milano. Foto di Gilberto Gaudio

Con l’eliminazione delle province, alcune metropoli considerate più importanti per il numero di abitanti e per rilevanza economica si trasformeranno in città metropolitane. Tra queste Milano, Torino, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria acquisiranno il nuovo status di città metropolitana dal 1° gennaio 2014.

Per quanto riguarda il capoluogo lombardo si tratta di un cambiamento cui si sta lavorando già da tempo: il sindaco Pisapia e il presidente della provincia Podestà si sono incontrati già diverse volte per definire una divisione dei compiti, anche se sembra probabile che la persona che svolgerà il ruolo di sindaco metropolitano sarà scelta direttamente dai cittadini.

La costituzione di una città metropolitana, è ovvio, non sarà un percorso facile. E tra le istituzioni si sente il bisogno di lavorare insieme per trovare la soluzione più adatta al territorio. Il comune è pronto a collaborare con provincia, regione e tutte le amministrazioni interessate da questa trasformazione.

A settembre sarà costituita una piattaforma di confronto tra i comuni coinvolti nel progetto, per realizzare quattro tavoli di lavoro dedicati ad altrettanti temi cruciali, dei quali il nuovo ente locale dovrà farsi carico: trasporti e mobilità, ambiente e servizi di ambito metropolitano, pianificazione urbanistica e sviluppo economico e sociale.

«In attesa del quadro normativo che sarà tracciato dal governo e dal Parlamento, dobbiamo iniziare a lavorare – ha spiegato l’assessore all’area metropolitana –. E Milano, come capoluogo, sente la responsabilità di tracciare un percorso partecipato che coinvolga tutti i comuni interessati da questa trasformazione. Le opportunità da cogliere sono tante e importanti: migliorare i servizi per i cittadini, valorizzare il territorio anche in vista di Expo, proporci alla Comunità europea come unica area metropolitana e non più come singole aree comunali. Solo così potremo avviare una pianificazione strategica, competere con le altre realtà europee esistenti e intercettare nuove risorse a livello nazionale e comunitario».

Per il primo cittadino di Milano Pisapia è necessario porre le basi solide per arrivare al più presto alla stesura dello Statuto della futura città metropolitana, che coinvolgerà anche comuni che non fanno parte dell’attuale provincia. «La nostra città non vuole essere “milanocentrica”».

L’avvio della città metropolitana milanese e la coincidenza con Expo 2015 saranno una sfida non da poco per la Lombardia.

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