Negozi chiusi per restituire tempo agli affetti

Per Emma Ciccarelli, vicepresidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, si deve ridare “uno spazio sociale più umano alle persone”, pur cercando di tener conto di tutti gli interessi esistenti

La proposta del Movimento 5 Stelle di chiudere gli esercizi pubblici e quelli che somministrano alimenti e bevande nei giorni festivi sta facendo discutere le forze politiche (all’interno dello stesso governo, ad esempio, la Lega propone delle aperture limitate e lascia parte delle decisioni agli enti locali) e i cittadini.

Se, infatti, da un lato le serrande abbassate restituirebbero, finalmente, i lavoratori ai loro affetti, dall’altro questa decisione si scontrerebbe con abitudini ormai acquisite da una buona parte della popolazione, che proprio nelle festività approfitta per trascorrere del tempo nelle nuove “piazze” di incontro: i centri commerciali e i cosiddetti “villaggi” per lo shopping.

La questione posta dal vicepremier Luigi Di Maio consente alle categorie interessate un confronto che potrebbe rivelarsi arricchente per tutti, se si riuscissero a coniugare i diritti dei lavoratori e gli interessi commerciali con la necessità di garantire servizi e luoghi di socializzazione non solo nei centri turistici, ma anche nei piccoli comuni e a chi risiede nelle periferie.

La proposta di chiusura dei negozi nei giorni festivi viene guardata con interesse dal Forum nazionale delle associazioni familiari. «Credo – afferma la vicepresidente, Emma Ciccarelli – che sia un’iniziativa interessante, che cerca di far fronte a uno dei grossi problemi sociali italiani: le persone non hanno più tempo da dedicare alle cura delle relazioni. Credo che sia doveroso restituire uno spazio sociale più umano alle persone, logicamente cercando di tener conto di tutti gli interessi in ballo».

Avere mamma e papà in casa nei giorni di festa, per molti nuclei familiare sarebbe una grande conquista, visto che, aggiunge Ciccarelli, «noi riscontriamo spesso la fatica dei genitori di dedicare del tempo ai figli o di poter stare entrambi con loro. Ed è importante il tempo passato con i figli tutti insieme».

emma-ciccarelli-vicepresidente-del-forum-nazionale-delle-associazioni-familiariCon il problema dei turni e i negozi sempre aperti, commenta Ciccarelli, i lavoratori interessati rischiano «di vedere i figli a giorni alterni e di non stare mai tutti insieme a vivere i momenti familiari, che sono una carica importante di motivazioni e di energia, ma anche una riserva vitale per affrontare tutte le attività della vita ordinaria. Una delle conseguenze di questo sistema economico, che è molto incentrato sul profitto e poco sulle relazioni, è proprio il fatto che ci sia stata, in questi anni, una sfaldatura dei legami, dovuta anche al fatto che non si ha più il tempo per coltivarli e questo porta a degli aut aut nella relazione: o si fa così o si chiude. Noi vorremmo cercare, invece – conclude Ciccarelli -, di dare delle risposte che garantiscano alle famiglie» il giusto tempo da trascorrere insieme.

(Sul numero di Città Nuova di ottobre, la vicepresidente del Forum nazionale delle associazioni familiari Emma Ciccarelli interviene sulla necessità di conciliare lavoro e famiglia)

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