Natale senza casa sui luoghi del sisma

Come vivranno le festività natalizie gli sfollati di Lazio, Umbria e Marche? I dati del post-terremoto a quattro mesi dalla prima forte scossa del 24 agosto e le iniziative in programma
Terremoto in India

Sarà un Natale diverso per i 40mila sfollati sulle coste adriatiche dopo i sismi del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre. Ma a distanza di quattro mesi dal primo terremoto in Centro Italia, si inizia a delineare una stabilizzazione e delle soluzioni alle situazioni di disagio abitativo nelle zone terremotate di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. Un lavoro fatto di sinergia e criticità, tra protezione civile, regioni, comuni ospitanti e associazioni di volontariato.

I numeri del terremoto nel Centro Italia restano alti. Sono infatti 13.853 le persone assistite dal Servizio nazionale della Protezione civile  distribuiti tra Marche (9.400 persone), Umbria (2.900), Abruzzo (950) e Lazio (600). Si tratta di strutture di prima accoglienza fornite dai comuni, strutture ricettive del territorio, alberghi, tende e alloggi del piano C.a.s.e. (Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili) e Map (Moduli provvisori abitativi).

Scuola di Amatrice distrutta dal terremoto foto di Sara Fornaro
Scuola di Amatrice distrutta dal terremoto foto di Sara Fornaro

E se a pochi giorni dal Natale, Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, il paese simbolo di questo sisma, chiede lo stop ad un certo tipo di aiuti, quali giocattoli per i bambini e oggetti per la quotidianità per gli adulti, nel piccolo comune del reatino sono pronte per Natale le prime 25 strutture abitative d’emergenza (Sae)  destinate ad altrettanti nuclei familiari che potranno stabilirvisi per gennaio.

Il criterio scelto per l’assegnazione è quello di estrarre a sorte, alla presenza di un notaio, i nuclei familiari con all’interno persone  anziane che hanno disabilità del cento per cento o superiore al settantacinque per cento. Un’attenzione particolare, inoltre, verrà riservata  a chi ha attività economiche nel territorio ma «con la speranza che il “noi” della comunità  prevalga sull’individualismo», ha detto il sindaco di Amatrice. Anche a Norcia e Cascia, intanto, sono arrivate sei casette che saranno consegnate ad altrettante famiglie.

In Abruzzo, invece, è stata varata la possibilità di costruire sui terreni agricoli alloggi rurali di 40 metri quadrati mentre la Regione Marche ha invitato i sindaci ad assicurare la preferenza per le zone pubbliche rispetto a quelle private per la sistemazione di moduli abitativi.

Casa crollata ad Amatrice foto di Sara Fornaro
Casa crollata ad Amatrice foto di Sara Fornaro

La paura, intanto, torna puntuale in queste zone già provate dal sisma a causa delle diverse scosse che continuano a susseguirsi. Ma sono molti i segnali di speranza, come i corsi per bambini organizzati ad esempio sulla costa teramana per giovani ed adulti su come affrontare i disagi dal sisma.

L’Associazione italiana parrucchieri italiani onlus, intanto, ha raccolto circa 7mila euro da destinare ai colleghi delle zone terremotate al fine di fornire loro  delle casette e di poter riavviare le proprie attività.

Nei giorni di Natale, infine, un ascolano doc, il pianista Giovanni Allevi terrà alla Mater Gratiae di Porto d’Ascoli, la struttura che dopo le scosse di agosto ed ottobre ha accolto i terremotati di Arquata e i altre zone colpite dal sisma, un piccolo concerto per gli sfollati e animerà la messa della vigilia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

e altre sono state consegnate a Norcia.

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