Natale in casa Cupiello (in tv)

I personaggi di Eduardo de Filippo riproposti sulla Rai da Sergio Castellitto, Edoardo De Angelis e Carmine Guarino

Diventa più nervoso, irritato, insofferente, pur regalando momenti di limpida comicità, il Lucariello di Sergio Castellitto rispetto a quello originale, più morbido e dolce, del suo inventore Eduardo De Filippo. Così come lo spazio costruito dal regista napoletano Edoardo De Angelis, insieme allo scenografo Carmine Guarino, diventa quello del 1950: un momento di passaggio, di cambiamento, recuperato con costumi e arredi perfetti. E sono libertà, insieme alla neve che cade all’inizio del film e a una favolosa passeggiata per i vicoli notturni da parte del protagonista, che vogliono dire anche personalità, e che forse sono il modo migliore per uscire salvi, apprezzati, vincenti, più visibili, dal paragone con il peso enorme dell’originale.

Ed è una sfida che se da una parte spiazza, dall’altra risulta superata, anche perchè, oltre la forma e le sfumature, oltre a una regia e a una fotografia che vogliono essere cinema vistoso, palese, autentico, di quelli in cui la cinepresa fa sentire la sua presenza, questa traduzione sa rimanere rispettosa assai della profondità e dello spirito del testo di partenza nonostante qualche variazione anche qua e là nei dialoghi. Ovvero un rispetto sincero per i caratteri dei personaggi, che seppure accelerati in drammatizzazione, rimangono quelli di Eduardo, col loro valore universale e ci ricordano quanto fragili e teneri siamo, quanto facilmente possiamo entrare in una crisi che cerchiamo di nascondere, quanto la complessità della vita esploda fragorosamente anche nei momenti meno opportuni e si faccia insieme commedia e dramma, a volte tragedia, nonostante noi cerchiamo di tenerla a bada, nascondendoci, scacciando i cattivi pensieri e le paure con la passione per il presepe, metafora qui di qualsiasi cosa sia distraente, rassicurante.

Provando a tenere dentro e rimettere al proprio posto questioni che invece spingono con forza per uscire. Insomma, dentro questo Natale in casa Cupiello andato in onda ieri sera in prima serata come evento su Rai1, Eduardo sopravvive lasciando libertà d’azione al tempo che passa, ai confini sempre più sottili, liquidi, osmotici tra teatro, cinema e televisione. E lascia fare anche osservando un cast di contorno assai efficace: su tutti una gigantesca Marina Confalone nei panni di donna Concetta, e poi Pina Turco in quelli di Ninuccia e Adriano Pantaleo in quelli di suo fratello Tommasino. Ma davvero anche gli altri attori sono bravi e per chi lo avesse perso, attraverso quell’altro dono del presente che è Raiplay, questo Natale in casa Cupiello appena nato, da oggi si può comodamente recuperare.

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