MyTutela, l’App antistalking
L’unica applicazione riconosciuta dalle forze dell’ordine, che permette di raccogliere e archiviare messaggi, foto, email, telefonate e video, prove che in caso di denuncia e processo avranno un valore legale
La prima App al mondo che protegge le vittime di bullismo, stalking e qualsiasi altro tipo di violenza contro la persona: si chiama MyTutela ed è l’unica App riconosciuta dalle forze dell’ordine. Una volta scaricata gratuitamente, l’App permette alle vittime di inserire il numero di telefono e la email del molestatore, da quel momento, messaggi, email, chat, foto e video verranno raccolti e archiviati e, una volta salvati, non potranno più essere cancellati. Algoritmi di calcolo garantiscono l’autenticità delle fonti.
L’idea è nata a seguito dell’omicidio di Sara di Pietrantonio, la ragazza di 22 anni uccisa dall’ex fidanzato il quale aveva cancellato tutti i dati e danneggiato il suo cellulare tentando di cancellare le prove. Per questo gli esperti che collaborarono per risolvere il caso spesero diverso tempo per ricostruire la storia di stalking.
Da qui l’idea che ha coinvolto un team formato da: Marco Testi, presidente di MyTutela, laureato in Ingegneria elettronica e con un master in Business Cybercrimine e Informatica forense; Marco Calonzi, Ceo e co-founder, carabiniere in congedo specializzato in Diritto penale dell’informatica, da 10 anni consulente per numerose Procure e Tribunali in Italia; Susanna Testi, Coo e co-founder, ha collaborato con un fondo di investimenti in start up innovative negli Stati Uniti; Beatrice Bottini, Cso, specializzata in marketing; Michele Vanni, Ui e graphic designer; Giuseppe Marinozzi e Sandro Rossetti, entrambi laureati in Scienze informatiche con quasi 10 anni di esperienza nello sviluppo di software.
È loro l’idea di realizzare un’App in grado di archiviare in modalità forense (ovvero senza alterazione del dato originale) i dati e creare un report con valore legale da presentare in fase di denuncia e processo. La privacy della vittima è garantita, i dati sono infatti criptati e vengono protetti anche se il cellulare viene distrutto o danneggiato o se le chiamate e i messaggi vengono cancellati. Inoltre la vittima può scaricare il report con l’elenco di tutti i dati acquisiti e allegarlo alla denuncia, velocizzando la pratica e portando direttamente alle autorità prove con valore legale.
Ad oggi infatti le vittime per sporgere denuncia devono raccogliere manualmente i dati, ricordare luoghi e date, alcune volte i dati raccolti non hanno valore legale e la maggior parte non sporge denuncia per paura di non essere creduto, oltre alla difficoltà di raccogliere le prove da presentare. Ma l’App velocizza anche il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura con delle prove immediate che permettono di attivare tutte le misure protettive nei confronti della vittima.