Musica, buon umore e disciplina

Sopravvissuta alla Shoah, è morta all'età di 110 anni Alice Herz-Sommer. Pianista di talento, suonò nell'orchestra del lager di Theresienstadt fino alla fine della Seconda guerra mondiale
Alice Herz-Sommer

È morta Alice Herz-Sommer, alla bella età di 110 anni, la persona più anziana sopravvissuta alla Shoah. Ebrea, classe 1903, nata a Praga, da giovane conobbe lo scrittore Franz Kafka e il compositore Gustav Mahler. Alice non era riuscita a lasciare la patria al tempo dell’invasione nazista, come gran parte della sua famiglia. Lei era rimasta a Praga ad accudire la madre anziana, poi i soldi non c’erano più per fare il viaggio della salvezza verso la Palestina.

Così finì nell’inferno del lager di Theresienstadt dove fu internata insieme al marito, il quale poi fu trasferito ad Auschwitz e morì a Dachau. Alice, invece, ne è uscita fuori. Come? La fortuna, l’imperscrutabile volere del Cielo, sembrano essere gli unici elementi che possono azzardare una risposta. Ma anche la Musica ebbe la sua parte.

Nel lager, infatti, c’era un’orchestra, e Alice, musicista di talento, suonò lì come pianista, cosa che le permise di sopravvivere fino alla fine della Seconda guerra mondiale. Ma pure la sua disposizione d’animo ebbe un ruolo importante alla sua salvezza, perché il buon umore è un'arma solida per superare le difficoltà. «Che cosa mi ha fatto sopravvivere? Il mio carattere. Il mio ottimismo e la mia disciplina. Puntualmente, ogni giorno alle dieci, io siedo al pianoforte…».

Pasti sobri, vita ordinata: Alice ha studiato ogni giorno per due ore e mezzo al pianoforte fino a 107 anni e ha praticato il nuoto fino a 97. Il prossimo 2 marzo alla cerimonia degli Oscar verrà presentato il film-documentario di 38 minuti sulla sua vita: "The lady in number 6: music saved my life" (la musica ha salvato la mia vita).

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