Papa Francesco, No al riarmo e allo sfruttamento della casa comune!
Invocazione del papa durante l'Angelus che si è svolto domenica 8 settembre 2024 allo stadio “Sir John Guise” di Port Moresby in Papua Nuova Guinea). Martedì 10 settembre 2024 messa con 600 mila persone nella Spianata di Taci Tolu (Dili) a Timor Est
Timor Est visitata dal papa ha conosciuto un cammino di liberazione dal colonialismo portoghese e poi dall’occupazione indonesiana con l’impegno politico nonviolento dl movimento guidato da José Manuel Ramos-Horta, premio Nobel per la pace nel 1996.
Francesco ha citato questo percorso come un esempio da seguire.
«Questa terra, ornata di montagne, foreste e pianure, – ha detto papa Francesco rivolgendosi ad autorità e politici- circondata da un mare meraviglioso, per quello che ho potuto vedere, ricca di tante cose, di tanti frutti e legname…Con tutto ciò, questa terra ha attraversato nel recente passato una fase dolorosa. Ha conosciuto le convulsioni e le violenze, che spesso si registrano quando un popolo si affaccia alla piena indipendenza e la sua ricerca di autonomia viene negata o contrastata.
Dal 28 novembre 1975 al 20 maggio 2002, cioè dall’indipendenza dichiarata a quella definitivamente restaurata, Timor-Leste ha vissuto gli anni della sua passione e della sua più grande prova. Ha sofferto. Il Paese ha saputo però risorgere, ritrovando un cammino di pace e di apertura a una nuova fase, che vuol’essere di sviluppo, di miglioramento delle condizioni di vita, di valorizzazione a tutti i livelli dello splendore incontaminato di questo territorio e delle sue risorse naturali e umane.
Rendiamo grazie a Dio perché, nell’attraversare un periodo tanto drammatico della vostra storia, voi non avete perso la speranza, e per il fatto che, dopo giorni oscuri e difficili, è finalmente sorta un’alba di pace e di libertà».
Foto Ansa