Escalation di violenza in Medio Oriente dopo l’assassinio di Haniyeh
I funerali del leader di Hamas Ismail Haniyeh si sono tenuti questa mattina a Teheran, in presenza di migliaia di persone. La sepoltura sarà a Doha, Qatar.
Una folla di persone si è recata oggi, giovedì 1° agosto, nei pressi dell’università di Teheran, dove ha avuto inizio il funerale del leader di Hamas Ismail Haniyeh, ucciso ieri da un missile israeliano mentre dormiva nella sua casa della capitale iraniana.
Davanti al feretro, la guida suprema iraniana Ali Khamenei ha pregato per il riposo della sua anima. La bara è stata portata in processione verso piazza Azadi, dove sventolavano le bandiere della Palestina. Molti i funzionari politici, militari e di governo che vi hanno partecipato, tra cui il presidente del Parlamento iraniano Mohammad Bagher Ghalibaf e il funzionario di Hamas Khalil al-Hayya, che hanno parlato ai presenti.
«L’Iran vendicherà l’uccisione di Haniyeh», ha assicurato Ghalibaf, unendosi alla richiesta di Khamenei di punire lo Stato ebraico. Anche il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha annunciato che «la Repubblica islamica difenderà il suo onore e farà pentire gli invasori terroristi della loro azione codarda».
Come prima risposta l’Iran ha deciso di chiudere lo spazio aereo e ha richiesto un simile atteggiamento a Qatar e Arabia Saudita nei confronti dello Stato ebraico e degli Stati Uniti.
Ore prima l’esercito israeliano aveva ucciso a Beirut il capo militare di Hezbollah Fuad Shukr, il che ha aumentato le tensioni col Libano. Nel contempo, a Tel Aviv si sono concentrati dei manifestanti per chiedere la liberazione degli ostaggi a Gaza, nel 330esimo giorno dall’inizio della guerra, scoppiata lo scorso 7 ottobre.