Giustizia sociale

Un’Alleanza globale contro la fame

Una persona su 11 ha sofferto la fame nel 2023, 733 milioni in tutto il mondo

epa11494289 The President of Brazil, Luiz Inacio Lula da Silva, speaks during the opening of the Global Alliance against Hunger and Poverty meeting at the G20 Brazil 2024, held at the headquarters of the NGO Acao da Cidadania in Rio de Janeiro, Brazil, 24 July 2024. Lula da Silva introduced the Global Alliance against Hunger and Poverty and expressed regret that hunger continues to be the most challenging issue for humanity in the 21st century.  EPA/ANDRE COELHO
epa11494326 The President of Brazil, Luiz Inacio Lula da Silva, participates in the opening of the Global Alliance against Hunger and Poverty meeting during the G20 Brazil 2024, held at the headquarters of the NGO Acao da Cidadania in Rio de Janeiro, Brazil, 24 July 2024. Lula da Silva introduced the Global Alliance against Hunger and Poverty and expressed regret that hunger continues to be the most challenging issue for humanity in the 21st century.  EPA/ANDRE COELHO
epa11494171 Pedestrians walk by homeless people sleeping in the city center in Sao Paulo, Brazil, 24 July 2024. According to a report released on 24 July 2024 by five United Nations agencies, hunger levels remained high in 2023 for the third consecutive year, with approximately 733 million people worldwide suffering from chronic undernourishment.  EPA/Isaac Fontana
epa11396673 People wait to receive food from the World Food Program (WFP) on the Isidor Jean Louis College in Port-au-Prince, Haiti, 05 June 2024 (Issued 07 June 2024). In the central kitchen of the World Food Program (WFP) in the Haitian capital of Port-au-Prince, employees work against a clock to combat hunger preparing meals for delivery to camps, where thousands of families await food, which is sometimes the only meal of the day for many of them. One such shelter is the Isidor Jean Louis College, situated in the center of Port-au-Prince hosting 600 refugees for several months following the abandonment of their homes due to the violence perpetrated by armed gangs.  EPA/ORLANDO BARRIA
epa11396672 World Food Program (WFP) staff member prepares food for refugees in Port-au-Prince, Haiti, 05 June 2024 (Issued 07 June 2024). In the central kitchen of the World Food Program (WFP) in the Haitian capital of Port-au-Prince, employees work against a clock to combat hunger preparing meals for delivery to camps, where thousands of families await food, which is sometimes the only meal of the day for many of them. One such shelter is the Isidor Jean Louis College, situated in the center of Port-au-Prince hosting 600 refugees for several months following the abandonment of their homes due to the violence perpetrated by armed gangs.  EPA/ORLANDO BARRIA

Durante la riunione del G20 che dal 22 al 26 luglio vede riuniti a Rio de Janeiro, in Brasile, i leader dei Paesi industrializzati, ministri delle finanze e governatori delle banche centrali, è stata approvata la fondazione dell’Alleanza globale contro la fame e la povertà, la quale sarà gestita da un segretariato presso la Fao a Roma e a Brasilia.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha già garantito l’impegno italiano in un’iniziativa che darà avvio il prossimo anno, e della quale saranno co-fondatori i Paesi che aderiscano da qui al vertice del G20 di novembre, quando verrà ufficialmente lanciata l’Alleanza.

In questo contesto, è stato presentato mercoledì 24 luglio il rapporto “Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo” (Sofi), secondo il quale l’obiettivo di sviluppo sostenibile “Fame zero” dell’agenda 2030 si presenta difficilmente raggiungibile. Lo studio rivela che 733 milioni di persone, 1 su 11 in tutto il mondo, hanno sofferto la fame nel 2023. La situazione è peggiorata in Africa, dove ha raggiunto il 20,4% della popolazione, nell’Asia occidentale e nei Caraibi.

Il rapporto, elaborato dalle agenzie Onu Fao, Ifad, Unicef, Pam e Oms, evidenzia inoltre livelli di malnutrizione paragonabili a quelli del 2008.

«La fame non è un fenomeno naturale, la povertà è un fenomeno legato al comportamento umano, quindi ai leader politici», ha denunciato il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, che ha messo la creazione dell’Alleanza al centro del G20.

«La fame – ha continuato il presidente – è la più degradante delle privazioni umane, è un attacco alla vita, un attacco alla libertà. La fame è l’espressione biologica dei mali sociali […] Finché ci saranno famiglie senza cibo in tavola, bambini per strada e giovani senza speranza, non ci sarà pace».

Lula ha altresì definito di “assurdo” e “inaccettabile” che fame e povertà continuino ad esistere «quando abbiamo a disposizione tanta abbondanza, tante risorse scientifiche e tecnologiche e la rivoluzione dell’intelligenza artificiale», al tempo stesso che aumentano le spese in armi: «Invertire questa logica è un imperativo morale di giustizia sociale ed è essenziale per lo sviluppo sostenibile che cerchiamo», ha concluso Lula.

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