Unione Europea

Ue, polemica sulle nomine e sul ruolo dell’Italia

Giorgia Meloni lamenta di essere stata marginalizzata, e con lei il nostro Paese. La presidente le Consiglio si è astenuta sul voto a Von der Leyen

epa11441311 EU leaders, among them Italy's Prime Minister Giorgia Meloni (C-R) and Hungary's Prime Minister Viktor Orban (C-L), pose for a family photo with Ukraine's President Volodymyr Zelensky as they arrive for a European Council in Brussels, Belgium, 27 June 2024. EU leaders are gathering in Brussels for a two-day summit to discuss the Strategic Agenda 2024-2029, the next institutional cycle, Ukraine, the Middle East, competitiveness, security and defense, among other topics.  EPA/OLIVIER MATTHYS
epa11441560 (L-R) President of the European Parliament Roberta Metsola, Hungary's Prime Minister Viktor Orban and Italy's Prime Minister Giorgia Meloni pose for a family photo during a European Council in Brussels, Belgium, 27 June 2024. EU leaders are gathering in Brussels for a two-day summit to discuss the Strategic Agenda 2024-2029, the next institutional cycle, Ukraine, the Middle East, competitiveness, security and defense, among other topics.  EPA/OLIVIER MATTHYS
epa11442282 Italy's Prime Minister Giorgia Meloni speaks to the press after a European Council in Brussels, Belgium, 28 June 2024. EU leaders are gathering in Brussels for a two-day summit to discuss the Strategic Agenda 2024-2029, the next institutional cycle, Ukraine, the Middle East, competitiveness, security and defense, among other topics.  EPA/OLIVIER MATTHYS
epa11441396 (L-R) France's President Emmanuel Macron, Romania's President Klaus Iohannis, Italy's Prime Minister Giorgia Meloni and Hungary's Prime Minister Viktor Orban arrive for a family photo during a European Council in Brussels, Belgium, 27 June 2024. EU leaders are gathering in Brussels for a two-day summit to discuss the Strategic Agenda 2024-2029, the next institutional cycle, Ukraine, the Middle East, competitiveness, security and defense, among other topics.  EPA/OLIVIER MATTHYS

Già da giorni il piatto della polemica era servito: la volontà dei due partiti maggioritari al Parlamento europeo, Popolari e Socialisti, di accordarsi tra loro per designare le massime cariche dell’Unione tenendo fuori i Conservatori, aveva di conseguenza tenuto fuori Giorgia Meloni che di questo gruppo fa parte. Un atteggiamento bollato come irricevibile per un Paese che è comunque uno dei fondatori dell’Ue, e stigmatizzato dallo stesso presidente Mattarella.

Il dilemma però non si è sciolto: Meloni ha così lasciato Bruxelles lasciando dietro di sé un’astensione sulla nomina di Ursula Von der Leyen ad un bis come presidente – nomina particolarmente avversata dal suo alleato Matteo Salvini – e un voto contrario sulla nomina di Costa a Kallas a presidente del Consiglio Ue e Alto rappresentante per la politica estera rispettivamente.

«La proposta formulata da popolari, socialisti e liberali per i nuovi vertici europei è sbagliata nel metodo e nel merito – ha scritto su X –. Ho deciso di non sostenerla nel rispetto dei cittadini e delle indicazioni arrivate con le elezioni. Continuiamo a lavorare per dare finalmente all’Italia il peso che le compete in Europa».

Già, perché ad ora non c’è conferma nemmeno del tanto discusso “incarico di peso” che dovrebbe avere l’Italia: a strappare la poltrona della vicepresidenza esecutiva economica sarà infatti con ogni probabilità la Francia, con Thierry Breton. I giochi, insomma, non sono ancora conclusi.

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