Libertà di stampa

Assange è libero

L'annuncio inaspettato da parte di Wikileaks che parla del «risultato di una campagna globale che ha coinvolto organizzatori di base, attivisti per la libertà di stampa, legislatori e leader di tutto lo spettro politico, fino alle Nazioni Unite»

Un momento del presidio in favore di Julian Assange alla vigilia della decisione dell'Alta Corte di Londra sull'estradizione negli Stati Uniti del fondatore di Wikileaks, al Pantheon, Roma, 19 maggio 2024. ANSA/ANGELO CARCONI
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A moment of the garrison in favor of Julian Assange on the eve of the decision of the London High Court on the extradition to the United States of the founder of WikiLeaks, at the Pantheon, Rome, Italy, 19 May 2024. ANSA/ANGELO CARCONI
Un momento del presidio in favore di Julian Assange alla vigilia della decisione dell'Alta Corte di Londra sull'estradizione negli Stati Uniti del fondatore di Wikileaks, al Pantheon, Roma, 19 maggio 2024. ANSA/ANGELO CARCONI
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A moment of the garrison in favor of Julian Assange on the eve of the decision of the London High Court on the extradition to the United States of the founder of WikiLeaks, at the Pantheon, Rome, Italy, 19 May 2024. ANSA/ANGELO CARCONI
Un attivista indossa una maschera che raffigura Julian Assange durante un'azione di protesta nella sala dove è esposto il quadro 'La strage degli Innocenti' del pittore Matteo di Giovanni, al museo di Capodimonte, Napoli 5 Maggio 2024. //
A activist wears the mask depicting Australian Journalist Julian Assange  near the painting titled 'The Massacre of the Innocents' by the painter Matteo di Giovanni exhibited at the Capodimonte museum, in
Naples, Italy,  5 May 2024. 
ANSA/CESARE ABBATE
epa11272317 HM Prison Belmarsh, where WikiLeaks founder Julian Assange has been incarcerated since April 2019, in London, Britain, 11 April 2024. US President Joe Biden has said he is considering to drop the charges against WikiLeaks founder Julian Assange following a request from his native country Australia.  EPA/TOLGA AKMEN
Supporters of Julian Assange demonstrate in Naples, 26 March 2024. According to a press statement by Courts and Tribunals Judiciary on 26 March, the High Court has granted WikiLeaks founder Julian Assange conditional permission to appeal his extradition to the US. The US was given a three weeks period to ensure that Assange will not be sentenced to death, that he will be afforded his first amendment rights (free speech) and that his Australian nationality will not be a prejudice in case of trial. The next hearing is due for 20 May, to review whether the latest conditions have been met.
ANSA/CIRO FUSCO
Supporters of Julian Assange demonstrate in front of the British Consulate in Milan, Italy, 26 March 2024. According to a press statement by Courts and Tribunals Judiciary on 26 March, the High Court has granted WikiLeaks founder Julian Assange conditional permission to appeal his extradition to the US. The US was given a three weeks period to ensure that Assange will not be sentenced to death, that he will be afforded his first amendment rights (free speech) and that his Australian nationality will not be a prejudice in case of trial. The next hearing is due for 20 May, to review whether the latest conditions have been met.
ANSA/MOURAD BALTI TOUATI
Supporters of Julian Assange demonstrate in front of the British Consulate in Milan, Italy, 26 March 2024. According to a press statement by Courts and Tribunals Judiciary on 26 March, the High Court has granted WikiLeaks founder Julian Assange conditional permission to appeal his extradition to the US. The US was given a three weeks period to ensure that Assange will not be sentenced to death, that he will be afforded his first amendment rights (free speech) and that his Australian nationality will not be a prejudice in case of trial. The next hearing is due for 20 May, to review whether the latest conditions have been met.
ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

Anche l’Ansa si riferisce alla fonte di Wikileaks per annunciare che Julian Assange è libero e ha lasciato ieri il Regno Unito e la prigione vicino Londra dove era stato incarcerato per cinque anni.

Il fondatore di Wikileaks «ha lasciato il carcere di massima sicurezza di Belmarsh la mattina del 24 giugno, dopo avervi trascorso 1901 giorni. Gli è stata concessa la libertà su cauzione dall’Alta corte di Londra ed è stato rilasciato nel pomeriggio all’aeroporto di Stansted, dove si è imbarcato su un aereo ed è partito dal Regno Unito», si legge in un comunicato pubblicato sull‘account X dell’organizzazione.

«Questo è il risultato di una campagna globale che ha coinvolto organizzatori di base, attivisti per la libertà di stampa, legislatori e leader di tutto lo spettro politico, fino alle Nazioni Unite. Ciò ha creato lo spazio per un lungo periodo di negoziati con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che ha portato a un accordo che non è stato ancora formalmente finalizzato. Assange dopo più di cinque anni in una cella di 2×3 metri, isolato 23 ore al giorno, presto si riunirà alla moglie Stella Assange e ai loro figli, che hanno conosciuto il padre solo da dietro le sbarre».

«Assange torna libero dopo cinque anni di detenzione in Gran Bretagna in condizioni inumane – afferma l’Associazione Stampa Romana – preceduti da una lunga peregrinazione internazionale, con il giornalista australiano braccato ovunque. Senza Wikileaks i cittadini di tutto il mondo non avrebbero conosciuto vicende essenziali: dalla realtà dietro la guerra in Iraq, a quella del campo di Guantanamo. La storia di Assange conferma l’importanza di una rete di solidarietà di fronte agli abusi e alla sopraffazione da parte di quei poteri su cui l’informazione deve poter vigilare, la necessità di attivarsi contro tutte le norme che vogliono limitare, comprimere o impedire il diritto di cronaca. A cominciare da quelle già in vigore o che potrebbero essere approvate nelle prossime settimane nel nostro Paese».

L’Associazione Stampa Romana è mobilitata con tutte le altre organizzazioni che vogliono salvaguardare il diritto di informare ed essere informati, l’essenza dell’articolo 21 della Costituzione.

Sul merito del caso Assange rimandiamo all’intervista fatta a Vicenzo Vita dell’associazione Articolo 21 https://www.cittanuova.it/caso-assange-liberta-stampa-crimini-guerra/

Foto Archivio Ansa delle mobilitazioni  a favore della liberazione di Assange

 

 

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